Ecologia

Incontri preparatori per le Cop di Lima e Parigi. Centrale la cooperazione internazionale per diffondere gli standard più efficienti anche nei Paesi di nuova industrializzazione

"Piegare la curva delle emissioni di gas serra" e farla regredire, dal momento che è in crescita da 800mila anni. Lo chiede la segretaria esecutiva dell'Unfccc (United Nation Framework Convention on Climate Change), la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, Christiana Figueres, in occasione della prima riunione dei negoziati per il clima che si è svolta a Bonn la settimana scorsa.
Sul tavolo del vertice, con tecnici e diplomazia climatica del mondo, due dossier su tutti: fonti rinnovabili ed efficienza energetica. Poi, ampio spazio alla cooperazione internazionale per le nuove tecnologie in grado di abbattere le emissioni, gli aiuti ai Paesi in via di sviluppo, l'individuazione del percorso migliore per una transizione dell'economia a basse emissioni di carbonio. Ma alla base di ogni decisione, anche in vista del
vertice della prossima Cop (Conferenza delle parti) a Lima a fine anno, c'è il lavoro che si sta facendo sull'accordo da chiudere alla Cop di Parigi nel 2015 e che dovrebbe entrare in vigore dal 2020.
"Siamo al massimo livello delle concentrazioni di gas serra nell'atmosfera degli ultimi 800.000 anni - osserva
Figueres - e non abbiamo ancora iniziato a piegare quella curva verso il basso. Questa l'urgenza della nostra sfida. Il 2014 deve essere un anno ambizioso per accelerare la lotta ai cambiamenti climatici".