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Al voto con l’ecologia. Le proposte elettorali a confronto, i commenti di Assoambiente, Greenpeace e Wwf

where Milano when Lun, 19/09/2022 who roberto

Studio dell’Osservatorio di Pavia: prima degli allagamenti nelle Marche, la paura climatica era “la grande assente della campagna elettorale”

Le organizzazioni interessate dal marche.jpgtema ambientale si preparano al voto. Oltre a una lista espressamente ispirata al tema ambientalista, il gruppo Europa Verde con Angelo Bonelli ed Eleonora Evi, l’argomento ecologia attraversa diversi programmi elettorali. Ne parlano l’associazione industriale Assoambiente, l’associazione ecologista Wwf e l’organizzazione Greenpeace.
 
L’indagine di Greenpeace con l’Osservatorio di Pavia
Prima della catastrofe meteorologica delle Marche, il cambiamento climatico era assente nei discorsi dei leader politici italiani, al punto che veniva citata in meno dello 0,5% delle loro dichiarazioni riprese dai principali telegiornali. È il risultato di un monitoraggio sulla campagna elettorale diffuso da Greenpeace Italia e realizzato dall’Osservatorio di Pavia, un istituto di ricerca specializzato nell’analisi della comunicazione.
Lo studio è stato condotto analizzando le dichiarazioni dei principali leader politici (Berlusconi, Bonelli, Bonino, Calenda, Conte, Della Vedova, Di Maio, Fratoianni, Letta, Meloni, Renzi, Salvini, Speranza, Tajani) nelle edizioni in prime time dei principali telegiornali generalisti e nei talk show politici trasmessi da Rai, Mediaset e La7 nel periodo fra il 21 agosto e il 4 settembre. Sui social media, sono stati invece monitorati i 14 account Facebook dei leader.
Nei tg e nei post di Facebook l’ambiente è presente in poco più del 10% delle dichiarazioni analizzate. Nei talk show analizzati, invece, le tematiche ambientali sono affrontate nell’80% delle puntate, ma spesso vengono appena citate e in gran parte si declinano come politiche economiche per affrontare la crisi energetica. Il frame dominante riguarda temi che vanno dal caro gas e caro bollette agli aspetti burocratici (tempi di realizzazione e costi delle varie tipologie di impianti energetici), mentre quasi mai si parla della crisi climatica e dei suoi impatti sull’ambiente e sulle persone.
Nei tg, le dichiarazioni rilasciate dai leader riguardo il cambiamento climatico sono appena il 3,8% di quelle sull’ambiente e meno dello 0,5% sul totale delle dichiarazioni. Va leggermente meglio nei talk show, dove il clima è citato nel 7,8% dei discorsi a tema ambientale, pari al 6,2% sul totale delle dichiarazioni. Ancor meno spazio viene dedicato ai cambiamenti climatici su Facebook, citati nel 2,1% dei post a tema ambientale, pari a circa lo 0,2% di tutti i post pubblicati.
 
L’appello dell’Assoambiente
Assoambiente, associazione che rappresenta le imprese private che svolgono servizi ambientali, gestiscono rifiuti e sono attive nell’economia circolare, ha inviato alle forze politiche in campo per le prossime elezioni un Manifesto in 12 punti dal significativo titolo “Per una gestione circolare ed efficiente dei rifiuti: le priorità del settore”, che riassume le priorità per garantire una gestione dei rifiuti in linea con gli indirizzi europei e nazionali.
Nel Manifesto, l’associazione evidenzia come il contesto nel quale operano oggi le imprese del settore presenta gravi lacune e ritardi che frenano non solo gli investimenti, ma anche ogni intervento indispensabile per rispondere alla drammatica situazione generata da due anni di pandemia e aggravata dalla preoccupante corsa al rialzo dei costi dell’energia e delle materie prime. Dice il presidente dell’associazione, Chicco Testa: “Il tema della gestione rifiuti è del tutto assente da questa campagna elettorale”.
 
Un codice della natura con il Wwf
Innalzamento della temperatura, perdita della biodiversità, consumo del suolo, inquinamento: i prossimi cinque anni saranno cruciali. Il Wwf Italia ha presentato le sue proposte a partiti e coalizioni politiche per la prossima legislatura attraverso il documento “Elezioni politiche 2022: il tempo delle scelte sostenibili”, che contiene una serie di proposte per il prossimo Parlamento e il prossimo Governo suddivise tra politiche ambientali per la legislatura e nuovi interventi normativi o di riordino legislativo da adottare al più presto, con l’obiettivo di contribuire a fare dell’Italia un Paese più sostenibile e dare così garanzia di un futuro di sicurezza e benessere per tutti. “La legislatura 2018/22 non ha inciso concretamente sulle emergenze ambientali nazionali e globali: in pratica sono stati persi cinque anni - afferma Luciano Di Tizio, presidente del Wwf Italia. - Sicuramente vi sono stati importanti elementi di novità, a partire dalla riforma che ha introdotto esplicitamente la tutela dell’ambiente e degli ecosistemi nella Costituzione, ma se guardiamo gli indicatori ambientali, nei cinque anni trascorsi la situazione non è certo migliorata. Ora è importante che i partiti e le coalizioni di questa competizione elettorale si rendano conto che non possiamo permetterci di sprecare anche la prossima legislatura. Per raggiungere gli obiettivi posti al 2030 dall’Unione Europea al fine di contrastare il cambiamento climatico (ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 55%) e la perdita di biodiversità (proteggere il 30% di superficie a terra e a mare) è necessario agire concretamente in questa legislatura attraverso una serie di leggi, piani e programmi non più rinviabili. Non ha senso ipotizzare una transizione ecologica più lenta perché non consentirebbe di raggiungere gli obiettivi fissati e sarebbe perciò inutile”.
L’obiettivo europeo di ridurre le emissioni nette di gas serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990 sarà per il nuovo Parlamento e il nuovo Governo il primo banco di prova su cui applicare il principio dell’interesse delle generazioni future alla tutela di ambiente, biodiversità ed ecosistemi, sancito dalla riforma dell’art. 9 della Costituzione. E al tempo stesso il contrasto al cambiamento climatico, oltre ad un nuovo paradigma energetico sia per le produzioni che per i consumi, necessiterà di una tutela più efficace e attiva della biodiversità e degli ecosistemi da cui dipendono l’assorbimento dei gas serra e la maggiore capacità dei territori di assimilare gli sbalzi metereologici connessi al cambiamento climatico.
 
Il documento di Greenpeace e Osservatorio di Pavia sulle notizie (poco) ambientali https://www.greenpeace.org/italy/rap...

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