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Amici della Terra: il principio Primalefficienza nel nuovo PNIEC

where Roma when Ven, 26/11/2021 who roberto

Si è chiusa la XIII Conferenza nazionale per l’efficienza energetica presso Palazzo Rospigliosi

Gli Amici della Terra sono, tra le associazioni prima-lefficienza.jpgambientaliste, quella che maggiormente fa il tifo per dell’efficienza energetica; in occasione della tredicesima conferenza nazionale sull’argomento che si è chiusa in questi giorni, il tema è stato nuovamente al centro del dibattito anche alla luce degli esiti del G20 e della Cop26, in un’ottica di Green Deal europeo che, con il programma di attuazione Fit For 55, ha già mostrato - dicono - evidenti contraddizioni e inadeguatezze.

Il principio primalefficienza
Gli Amici della Terra ripropongono con forza il principio #primalefficienza, che in questi anni ha dimostrato di essere l’approccio trasversale che ha portato gli unici veri progressi, graduali ma concreti e misurabili, a fronte di investimenti grandiosi fatti a favore di eolico e fotovoltaico, che hanno prodotto risultati bassi e sulle cui contraddizioni non si è mai avuto un dibattito pubblico serio. Contraddizioni che riguardano la dimensione locale con gli impatti paesaggistici, sulla biodiversità e per lo sviluppo rurale; e la dimensione globale con il consumo di suolo, con le nuove esigenze di estrazione mineraria che pongono enormi problemi di sostenibilità ambientale, a cui è dedicata la sessione pomeridiana del primo giorno dei lavori.

Il ruolo nel Pniec secondo Tommasi
L’Italia, nella definizione del nuovo PNEC richiesto dallo European Green Deal - ha detto Monica Tommasi, presidente degli Amici della Terra - deve superare l’attuale impostazione e assumere realmente il principio #Primalefficienza. Per fare ciò il nuovo PNEC dovrà ruotare su un obiettivo globale di riduzione dell’intensità energetica basato su obiettivi settoriali di miglioramento dell’efficienza energetica collegati a corrispondenti obiettivi di aumento della competitività e crescita economica. “Vanno evitate quindi - ha concluso - politiche che non tengano conto della realtà italiana, privilegiando solo le rinnovabili elettriche intermittenti, percorsi di elettrificazione dei consumi velleitari, e la rinuncia a gestire al meglio il ruolo del gas naturale nella transizione rischiano di avere effetti controproducenti sul conseguimento degli obiettivi di decarbonizzazione”.

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