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​Analisi, i comuni italiani spendono troppo per l’illuminazione pubblica

where Roma when Lun, 01/09/2014 who redazione

È quanto rivela l'analisi di wikispesa.costodellostato.it e Ibl. L'illuminazione comunale costa circa 1 miliardo di euro l'anno, 18,7 euro a cittadino, il doppio del conto pagato dai cittadini tedeschi

L'Italia spende troppo per l'illuminazione pubblica, con differenze rispetto all'Europa evidenti e molto alte, dato che i lampioni comunali costano circa 1 miliardo di euro l'anno, 18,7 euro a cittadino, il doppio del conto pagato dai cittadini tedeschi. È quanto rivela l'analisi di wikispesa.costodellostato.it e Ibl, che cita anche osservazioni del Commissario alla Spending Review, Carlo Cottarelli, il quale sul suo blog sottolinea come si possano raggiungere risparmi immediati non trascurabili, dell'ordine di 100-200 milioni l'anno, ottenuti nel breve periodo attraverso “lo spegnimento di luci non necessarie”.
L'illuminazione stradale, la principale fonte del consumo, costa circa 2 miliardi di euro e grava prevalentemente proprio sulle finanze dei comuni. Ma non solo. Negli ultimi 15 anni il flusso totale di luce dell'illuminazione pubblica nel nostro Paese è addirittura raddoppiato.
L'Italia, riferisce l'analisi, appare evidentemente più luminosa del resto dell'Europa nelle immagini del satellite Suomi Npp, che sorvola la penisola nella notte, e gran parte delle fonti luminose notturne visibili da satellite sono di illuminazione pubblica. Sempre analizzando immagini arrivate dai satelliti in orbita, anche l'astronauta italiano Paolo Nespoli ha evidenziato il problema dell'inquinamento luminoso e dello spreco energetico in Italia, così come esso appare dallo spazio.
Nel nostro paese, soprattutto nelle regioni settentrionali, fasci di luce incandescente illuminano litorali costieri e città, strade e borghi, con un risultato visivo pari solo al Belgio o alle metropoli di Londra e Parigi. Un'anomalia che trova conferma nei dati dell'Istil, l'Istituto di scienza e tecnologia dell'inquinamento luminoso che ha prodotto analisi anche con il patrocinio dell'International Dark-sky Association di Tucson. Il consumo annuo pro capite per illuminazione pubblica in Italia risulta di 107 kWh, più del doppio della Germania e della Gran Bretagna e un terzo in più della Francia. A Berlino, per esempio, gli abitanti per punti luce sono 15,6, mentre a Milano sono 9,4 . Solo la Spagna, con un consumo pro capite di 116 kWh supera l'Italia nel consumo di energia elettrica per l'illuminazione pubblica. I Paesi più virtuosi sono invece la Germania e la Gran Bretagna, con un consumo pro capite che si attesta rispettivamente sui 50 e i 42 kWh.
Negli ultimi 15 anni in Italia il flusso totale di luce dell'illuminazione pubblica è invece raddoppiato: nel complesso, contribuiscono al consumo totale i lampioni stradali, l'illuminazione per i monumenti, quella per i giardini pubblici, i punti luce all'esterno dei condomini e le insegne luminose. La conseguenza di consumi tanto elevati sono un crescente inquinamento luminoso e lo spreco di energia elettrica, quindi di fondi pubblici, soprattutto comunali, finanziati con la tassazione locali, già in costante aumento.

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Strada con lampioni a led