Efficienza energetica

Un caricabatterie che rigenera e ricarica anche le normali pile alkaline “usa e getta”, le stilo e ministilo da 1,5 volt. È la tecnologia ReVita (www.revitacharger.com), coperta da brevetti internazionali, che arriva sul mercato italiano per portare un passo in avanti le soluzioni di ricarica. Con un vantaggio ambientale, considerato che molte di queste pile dopo essere state utilizzate vengono gettate, in modo scorretto, nella spazzatura.
Con ReVita ogni batteria è caricata individualmente e ogni circuito viene controllato da un microprocessore che verifica la temperatura e la tensione durante tutto il ciclo di carica. Il sistema, spiega una nota del produttore, si spegne automaticamente al termine del processo ricarica, del tempo massimo (quattro ore) o qualora la batteria si riveli danneggiata.
La tecnologia è coperta da brevetti internazionali già attribuiti in Italia, Usa, Cina, Giappone, Taiwan, Germania, Australia e Germania. Ma sono già state presentate le domande di registrazione di copyright in molti altri mercati mondiali.
La linea ReVita è composta al momento da tre modelli: l’Rv1, di rete 220 volt, con spazio per ricaricare contemporaneamente fino a quattro batterie, l’Rv2, sempre a quattro spazi e alimentabile direttamente da una porta mini usb, o dall’alimentatore di uno smartphone, e il modello più compatto, l’Rv3, anch’esso usb con scomparti per le sue sole batterie.