Le bollette sfondano i 54 miliardi: “Urgente convertire il patrimonio edilizio”
Per il mix micidiale di costi dell’energia (+31% quelli per le famiglie nel 2025 rispetto al 2015) e immobili obsoleti, Teha propone sette soluzioni smart per l’Italia. Eccole.
Nel 2025 le famiglie italiane spenderanno 54,2 miliardi di euro per l’energia domestica, con un aumento del 31% rispetto al 2015. A fronte di questa impennata dei costi, il patrimonio edilizio nazionale continua a rivelarsi inefficiente: il 79% degli edifici è ancora in classe energetica inferiore alla D, e l’84,5% è stato costruito prima del 1990. Secondo le stime attuali, se non si accelera il ritmo di riqualificazione, la piena decarbonizzazione del settore edilizio non sarà raggiunta prima del 2103, ben oltre l’obiettivo fissato dall’Unione europea per il 2050.
Per affrontare questa sfida, la community Smart building del gruppo Teha (The European House Ambrosetti) ha presentato sette proposte strategiche per promuovere la transizione verso edifici intelligenti.
Smart building, un settore da 163 miliardi
Attualmente, il settore degli smart building in Italia genera già 163 miliardi di euro di fatturato e impiega 419mila addetti, con un potenziale ulteriore di 200mila nuovi posti di lavoro entro il 2030.
Le proposte si concentrano su tre aree fondamentali. La prima riguarda le competenze, con la richiesta di avviare programmi di formazione professionale specifici per il settore, in collaborazione con le Its Academy. La seconda riguarda incentivi e finanziamenti, con l’obiettivo di riformare gli attuali bonus, rendendoli proporzionali ai reali risparmi energetici ottenuti, e introdurre uno strumento come il “Libretto della casa” per certificare gli interventi effettuati. Infine, si punta sulla consapevolezza, proponendo campagne informative rivolte sia ai cittadini che alle amministrazioni pubbliche per aumentare la conoscenza dei benefici economici, ambientali e sociali degli edifici smart.
Tavazzi: “Un risparmio potenziale del 29%”
“L’efficientamento degli edifici più vetusti potrebbe portare a una riduzione del 29% dei consumi energetici e del 5% di quelli idrici, con un risparmio netto complessivo compreso tra i 17 e i 19 miliardi di euro”, spiega Lorenzo Tavazzi, senior partner di Teha.
Le proposte saranno presentate ufficialmente il 28 maggio a Roma, durante il Forum Smart Building, dove verrà anche illustrato il Rapporto strategico 2025 della community.