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Caldaie green: l'Italia è ai primi posti in Europa per pezzi prodotti, agli ultimi per utilizzo

where Milano when Lun, 19/01/2015 who redazione

Le caldaie a condensazione tagliano i consumi fino al 30% e hanno una resa termica elevatissima, ma il 70% dei consumatori preferisce ricorrere a caldaie tradizionali con risparmio immediato senza guardare in prospettiva

Un'Europa sempre più verde ed ecosostenibile, anche in casa. Questo l'obiettivo della Direttiva Europea Ecodesign che prevede, tra le altre cose, la promozione della diffusione delle caldaie a condensazione. A partire dal 26 settembre 2015, infatti, questa sarà l'unica tipologia che può essere immessa sul mercato, in quanto comporta una notevole riduzione dell'impatto ambientale.

Le caldaie a condensazione sfruttano generatori di calore in grado di recuperare gran parte del calore latente contenuto nei fumi che, altrimenti, andrebbe disperso. Il calore recuperato sotto forma di energia consente una resa termica che va oltre i vecchi canoni concettuali (andando a raggiungere un valore complessivo che supera il 100%), contro il 92% della caldaia tradizionale e l'84-85% di un vecchio generatore. Attualmente l'Italia è ai primi posti in Europa per produzione di caldaie a condensazione, ma agli ultimi per istallazione (solo il 30% delle caldaie italiane sfrutta la tecnologia della condensazione di calore). I 2/3 dei terminali, infatti, vengono venduti all'estero, dove l'utilizzo di apparecchi di fascia alta è ben più diffuso.
Le caldaie a condensazione, oltre ad essere più ecologiche, comportano anche una riduzione dell'energia necessaria e una relativa contrazione dei costi tra il 20 e il 30%, ma comportano dei costi di acquisto mediamente più alti del 70% rispetto ad una caldaia tradizionale.

“Per quanto ci riguarda - ha commentato Marco Narcisi, titolare di un negozio online specializzato nella vendita di prodotti di termoidraulica – la vendita delle caldaie a condensazione rispecchia il trend nazionale (circa 70% tradizionale contro 30% condensazione)”. “Nell'ultimo anno abbiamo registrato un aumento del 10% della richiesta di sistemi policombustibili, che possono essere alimentate con varie tipologie di combustibili derivati da biomasse come legna, segatura, pellet, sansa, nocciolino e mais. Anche il ricorso a sistemi termici solari è in crescita (+15%), pur rappresentando ancora un porzione ridotta delle vendite complessive. Ciò porta a pensare che vi sia una forte tendenza a cercare fonti di energia alternative al gas.”

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Schema di funzionamento di una caldaia a condensazione
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