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I cinque consigli targati Cofely per affrontare il grande caldo, risparmiando energia

where Milano when Lun, 27/07/2015 who michele

Evitare temperature troppo basse dei condizionatori e controllare la capacità di isolamento degli infissi: sono i primi accorgimenti suggeriti da Cofely Italia, società leader nei servizi di efficienza energetica e ambientale, per “sopravvivere” alle torride giornate estive

Il grande caldo sembra essere passato, ma in alcune zone del Paese dovrebbe tornare a giorni. Gli impianti di climatizzazione sono spesso l’unica fonte di refrigerio, sia in ufficio che a casa. Per evitare brutte sorprese in bolletta, ma anche malanni estivi, è bene non cadere nella tentazione di ricorrere in maniera smodata all’aria condizionata. Ciò non significa, rinunciare a soggiornare in ambienti confortevoli e freschi; si tratta di prestare la giusta attenzione agli sprechi di energia, risparmiando denaro e, allo stesso tempo, strizzando l’occhio all’ambiente. Per questo sono sufficienti alcuni accorgimenti, che tutti possono mettere in atto con facilità. Ad affermarlo è Cofely Italia, società leader nei servizi di efficienza energetica e ambientale, che segnala le cinque regole d’oro per un comportamento più ecosostenibile e un migliore utilizzo dei condizionatori domestici:cofelyclimatizzazionecondominiale.jpg

1. Non regolare il termostato del condizionatore al massimo, ma in modo da ottenere una differenza di temperatura tra l’esterno e l’interno di non più di 5 °C. Anche una differenza minore, ad esempio di soli 2 °C, può infatti dare un discreto refrigerio, poiché si accompagna a una riduzione dell’umidità dell’ambiente. Oltre a un risparmio energetico nell’ordine del 20%, si evita in questo modo di subire uno shock termico, sicuramente poco salutare, dovuto alla sbalzo di temperatura tra interno ed esterno.
2. Assicurarsi che porte esterne e finestre siano ben chiuse durante la giornata, quando il termometro tocca l’apice, e comunque sempre quando il condizionatore è in funzione. Produrre freddo tenendo, per esempio, la finestra aperta significa, infatti, introdurre nell’ambiente aria calda a 35-40°C e far lavorare il condizionatore sempre al massimo, con un aumento significativo del consumo elettrico e sprechi nell’ordine del 35%. Se gli infissi fossero vecchi o non isolati correttamente, sarebbe opportuno provvedere al loro isolamento, fondamentale per mantenere le stanze calde in inverno e fresche in estate. La sostituzione degli infissi di un appartamento di media grandezza si aggira intorno ai 4.800 euro, mentre un intervento di isolamento delle pareti stesse comporta una spesa pari a circa 1.900 euro. Tuttavia, i conseguenti risparmi energetici nel riscaldare e nel raffrescare - che variano dal 40 al 65% - permettono un rientro dell’investimento nel giro di 3-4 anni. Se si rispettano, poi, i requisiti tecnici definiti dal Decreto 26 Gennaio 2010, si possono richiedere anche gli sgravi fiscali per la ristrutturazione o l’efficientamento energetico.
3. Pulire periodicamente i filtri per evitare che si ostruiscano: in questo modo si riduce l’inquinamento da polveri, acari e pollini e si mantiene un alto rendimento della macchina, evitando inutili sprechi energetici. È bene programmare la manutenzione - il cui costo va da 25 a 80 euro - prima di accendere l’impianto di condizionamento e prevedere anche la sanificazione dei filtri con un trattamento antibatterico.
4. È importante non ostruire il flusso dell’aria in uscita e in entrata dall’apparecchio, cioè dove sono situati i filtri dell’aria; è quindi consigliabile lasciare la zona di fronte e adiacente al condizionatore sgombra, cosicché l’aria possa circolare liberamente.
5. Se possibile, evitare di direzionare il flusso di aria fredda direttamente sulle persone, poiché potrebbe essere causa di malattie di raffreddamento. È meglio, piuttosto, indirizzare l’aria fredda verso l’alto, in quanto tenderà naturalmente a scendere. Se fosse necessario, in commercio esistono deflettori dell’aria che permettono questa “operazione”; occorre prestare attenzione, però, che siano della stessa marca del condizionatore e, quindi, del tutto compatibili per il montaggio.

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Impianto di condizionamento condominiale su tetto
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