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Consumi energetici in sanità, la Regione Toscana mette a punto monitoraggio dei consumi

where Firenze when Ven, 26/05/2023 who roberto

Dal gruppo di lavoro un sistema flessibile e rapido di raccolta dati, con cruscotti, indici e serie storiche, per avere un quadro di insieme sempre aggiornato utile a indirizzare le scelte di risparmio energetico

Ospedali e ambulatori sanitariconsumi.jpg sono tra gli edifici più energivori, rimanendo aperti ventiquattro ore su ventiquattro, tutto l’anno. Così la Regione Toscana ha deciso di mettere a punto ed avviare un sistema di raccolta ed analisi di dati per il monitoraggio dei consumi. Un’analisi propedeutica alla messa in campo poi di azioni mirate: nuovi investimenti, ma anche buone norme di comportamento. L’accordo, siglato tra Regione Toscana, aziende sanitarie ed aziende ospedaliere, serve ad impostare un sistema flessibile e rapido di raccolta dati, con cruscotti, indici e serie storiche, per avere un quadro di insieme sempre aggiornato ed ottimizzare poi gli interventi di efficientamento e risparmio energetico che dovranno essere realizzati.
 
Il gruppo di lavoro
Un gruppo di lavoro già era stato costituito nel maggio del 2022, con l’obiettivo di attuare una strategia comune, utilizzando al meglio gli incentivi a disposizione, da quelli regionali a quelli statali ed europei. Il gruppo ha istituito un tavolo permanente, sui consumi e gli interventi realizzati, col fine di scambiarsi informazioni su possibilità e modalità di accesso a forme di finanziamento. Ne fanno parte la Regione Toscana, che partecipa anche per il tramite dell’Agenzia regionale recupero risorse, e gli 'energy manager' delle aziende sanitarie ed ospedaliere. Lo scorso aprile 2023 è stato dato il via libera ad un protocollo di intesa tra Regione, responsabili dei consumi energetici delle aziende e il Consorzio energia toscana, finalizzato ad un monitoraggio aggiornato e costante di consumi e spesa. Il gruppo ha fornito inoltre suggerimenti tecnici per la stesura di linee guida e raccomandazioni in modo da abbattere, ad esempio, i consumi delle unità di trattamento aria nei blocchi operatori, ma anche riqualificare le centrali termiche, ottimizzare la climatizzazione estiva ed invernale, spegnere i punti luce al termine dell’orario di lavoro ed anche formare il personale sul risparmio energetico. Tutto questo lavoro e gli strumenti già a disposizione saranno ora messi a sistema. 
 
Obiettivo risparmio
“La scelta di dotare ogni azienda di un responsabile dei consumi energetici sarà determinante – commenta il presidente della Toscana, Eugenio Giani –. Ci aiuterà a garantire quel monitoraggio preciso e costante nel tempo che è essenziale per tenere a freno la spesa”.
Nel 2022 infatti le bollette sono esplose, per via dell’inflazione crescente e delle turbolenze geo-politiche sui mercati internazionali. La spesa per gas ed elettricità di tutte le aziende sanitarie, le aziende ospedaliero-universitarie, Ispro, Fondazione Monasterio ed Estar, è cresciuta da 123 milioni e 487 mila euro nel 2021 a 285 milioni e 183 mila euro nel 2022: di fatto più del doppio, con 161 milioni e 696 mila euro di maggiori costi. “Centosessantuno milioni di bollette in più e di servizi sanitari in meno perché non adeguatamente rimborsati dallo Stato” ricorda ancora Giani.  
“Da qui la necessità - rileva l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini - di un servizio di monitoraggio sempre più accurato e puntuale, per proseguire sulla strada già intrapresa con nuovi piani di investimento e la diffusione di buone pratiche: per la tenuta dei bilanci, per non sottrarre risorse ai servizi sanitari ed anche per l’ambiente”. I consumi energetici hanno infatti un impatto anche sul clima, se l’energia prodotta non è ‘verde’; e tenere i consumi a freno o investire sulle rinnovabili per rendere almeno in parte energeticamente autonomi gli edifici contribuisce a ridurre le emissioni di gas in atmosfera.  L’obiettivo che la Regione ha assegnato alle aziende sanitarie per il 2023 è di risparmiare 39 milioni rispetto al 2022. Un obiettivo ritenuto ampiamente alla portata, anche se la Regione non può certo influire sulla variabile dei prezzi determinata dal mercato (che si spera non si impenni di nuovo) ma può operare solo sul fronte dei consumi e dell’efficientamento energetico.

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