Così l’università di Firenze riqualifica campus, rettorato e Specola
Via al progetto di innovazione energetica del patrimonio immobiliare di ateneo in collaborazione con Engie. Investimento da 6 milioni. Risparmi energetici previsti pari al 25%.
Con un investimento di circa 6 milioni di euro, l’università di Firenze riqualificherà gli impianti di riscaldamento e climatizzazione di oltre 1 milione di metri cubi di spazi accademici. Il progetto sarà realizzato introducendo tecnologie a basso impatto ambientale e sistemi di monitoraggio intelligenti per ottimizzare i consumi in tempo reale. Gli interventi consentiranno di ridurre del 25% i consumi energetici dell’ateneo.
Questo nuovo passo verso la sostenibilità ambientale si compie in collaborazione con Engie Italia, filiale italiana della multinazionale francese attiva nel settore energetico. Il progetto, che coinvolge 64 edifici del campus, tra questi il rettorato, palazzo Fenzi, il museo della Specola e palazzo Vegni, punta a ridurre i consumi energetici e a migliorare il comfort degli ambienti di studio e lavoro per studenti, docenti e personale.
Come 55mila alberi piantati
I benefici per la città sono concreti: si prevede un taglio (stimato) di 9.250 tonnellate di CO2, pari all’effetto positivo di oltre 55mila alberi piantati: “Un risultato che rafforza l’impegno di Firenze nella transizione ecologica e nella valorizzazione del patrimonio edilizio pubblico”, si legge in una nota.
Il progetto nasce nell’ambito della convenzione Consip Sie4, di cui Engie è assegnataria, e consolida il legame tra l’azienda e il capoluogo toscano, dove è già attiva con interventi di efficientamento su oltre quattrocento edifici pubblici.
Firenze nel ranking sostenibilità
“Questo intervento rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato per il bene della comunità”, spiega Marco Massaria, direttore area nord di Engie Italia. “Lavorare con l’università di Firenze significa contribuire a costruire un futuro più sostenibile per le nuove generazioni, migliorando la qualità della vita e riducendo l’impatto ambientale”. L’ateneo fiorentino è tra le 52 università italiane presenti nel “Qs World university rankings sustainability 2025”, a conferma del suo impegno concreto verso la sostenibilità. Con questo progetto, si unisce alle 22 istituzioni accademiche italiane che hanno scelto la multinazionale per guidare la transizione energetica.