A Detroit “decolla” la mappatura termica degli edifici con i droni
Con i sistemi tradizionali, l’analisi dell’efficienza energetica richiederebbe settimane, mentre così viene svolta in pochi giorni. Le simulazioni suggeriscono che aggiornamenti mirati – isolamento di pareti e tetti o sostituzione di finestre vecchie – potrebbero ridurre i consumi fino al 22% negli edifici monitorati.
A Detroit parte un progetto pilota che impiega droni dotati di camere termiche e intelligenza artificiale per analizzare l’efficienza energetica di edifici pubblici. In pochi giorni sono stati individuati oltre 460 casi di dispersione termica: zone carenti nell’isolamento o con infiltrazioni d’acqua, pronte per essere sottoposte a interventi mirati. Lo scrive il sito hdblog.it. Il sistema, guidato da Lamarr.Ai in collaborazione con Michigan Central e Newlab, sfrutta un’infrastruttura finanziata dall’Advanced aerial mobility action fund e dalla Aair del Michigan. Il cuore dell’innovazione è una piattaforma proprietaria, sviluppata con Mit, Georgia Tech e Syracuse University, che processa i dati raccolti dai droni in modelli 3d termici e simulazioni energetiche.
“Combinando mappatura termica 3d, intelligenza artificiale e simulazioni, rendiamo visibile l’invisibile”, spiega il professore Tarek Rakha, ceo di Lamarr.Ai. Grazie ai droni si accelera il processo: analisi che in modo tradizionale richiederebbero settimane, qui vengono svolte in pochi giorni. Le simulazioni suggeriscono che aggiornamenti mirati – come isolamento di pareti e tetti o sostituzione di finestre vecchie – potrebbero ridurre i consumi energetici fino al 22% negli edifici monitorati.
L’esperimento segue esperienze precedenti in Usa, come in Minnesota, dove i droni già da tempo sono impiegati per monitorare le dispersioni termiche, supportando decisioni strategiche sia pubbliche che private. In Italia il potenziale è evidente: tecnologie analoghe vengono già utilizzate per ispezionare edifici e impianti fotovoltaici, anche in chiave Superbonus e monitoraggio energetico, grazie alla presenza di sensori termici e normative Enac che regolano i voli professionali. I droni, infatti, non solo individuano “ponti termici”, ma supportano pianificazioni precise, riducendo costi, tempi e impatto ambientale, sostengono i promotori. Una volta migliorata e affinata, sarà la nuova frontiera dell’efficienza urbana.