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Dialuce: l’efficienza energetica è la chiave per contrastare la povertà energetica

where Roma when Ven, 19/07/2019 who roberto

Per combattere la povertà energetica non bastano i meccanismi di bonus, ma bisogna intervenire sui consumi di energia: lo ha detto il responsabile della Direzione generale per il mercato elettrico

Promuovere l’efficienza energeticapoverta-energetica.jpg negli immobili può portare agli italiani grossi risparmi, specie ai meno abbienti. È quanto è emerso dal convegno “Prima la casa. Contro la povertà energetica” che si è svolto presso la sede del Gse ed è stato promosso dall’Alleanza contro la povertà energetica e da Prima la Casa.

In Europa la povertà energetica tocca 50 milioni di famiglie, in Italia 2,2 milioni di abitanti. Per “combattere la povertà energetica non bastano i meccanismi di bonus, ma bisogna intervenire sui consumi di energia”, ha spiegato Gilberto Dialuce, DG della Direzione generale per il mercato elettrico, le rinnovabili e l’efficienza energetica, il nucleare al Mise. Il Pniec prevede “dei bonus per ridurre la spesa delle famiglie”, politiche per ridurre la spesa degli utenti, tra cui “la riduzione dell’accisa e una tassazione agevolata” e l’ “efficientamento dell’edilizia popolare”. Misure approvate dalla Commissione Ue che dovranno trovare concretezza nel prossimo triennio. Inoltre, Dialuce ha confermato il lancio di un Osservatorio nazionale sulla povertà energetica, come previsto dal Pniec, che comprenderà soggetti come Istat e Arera e potrebbe aprirsi alle associazioni dei consumatori, per prima Adiconsum.

“Il compito del Gse è quello di assistere i cittadini”, ha evidenziato il presidente Francesco Vetrò, e “di creare le condizioni per lo sviluppo sostenibile del Paese”. La “parte più ambiziosa del Pniec”, ha rimarcato Luca Benedetti del Gse, riguarda il target di 9,4 Mtep per il risparmio di energia fissato tra il 2020 e il 2030, il “70 per cento dovrà arrivare dal residenziale e dal terziario”.

Chi vuole acquistare una casa è sempre più attento a che sia anche energeticamente efficiente. Riuscire a possedere un immobile, però, è sempre più difficile: “Anche il bravo commercialista fatica a calcolare la tassazione sulla casa”, ha commentato Gian Battista Baccarini di Federazione italiana agenti immobiliari professionali, ed “è difficile avere il netto dell’investimento iniziale”. I dati dell’Osservatorio immobiliare del settore urbano della Fiaip mostrano che l’80 per cento degli italiani è proprietario d’immobile e che il settore immobiliare incide per il 20 per cento sul Pil nazionale. È il quinto anno consecutivo in cui aumentano le compravendite, grazie ai tassi di interesse ai minimi storici, ai rendimenti finanziari a segno meno, ai più immobili all’asta e alle locazioni brevi.

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