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Direttiva efficienza: “Così l’Italia sta migliorando il testo”

where Roma when Ven, 24/10/2025 who roberto

Enrico Bonacci (minAmbiente) ha spiegato al convegno Free i motivi del mancato recepimento della 2023/1791/Ue lo scorso 11 ottobre. A breve il nuovo cronoprogramma.

Il Governo italiano ha enrico-bonacci.jpgannunciato lo slittamento della trasposizione della direttiva europea 2023/1791 sull’efficienza energetica, originariamente in scadenza per l’11 ottobre 2025. L’obiettivo: prendere più tempo per affinare il testo normativo che si dovrà applicare nel nostro Paese. Secondo Enrico Bonacci (nella foto), membro della segreteria tecnica del dipartimento Energia al ministero dell’Ambiente, l’Italia sta lavorando “a un testo che può essere migliorato”. In occasione del convegno organizzato da Free dal titolo “Quali azioni per il rilancio dell’efficienza energetica?”, Bonacci ha anticipato che è stata accolta la richiesta, che arrivava proprio dal coordinamento, di estendere i termini nell’ambito del piano Transizione 5.0.

La novità principale riguarda proprio il margine aggiuntivo: l’esecutivo Meloni intende analizzare con più tempo i contenuti della direttiva europea che impone una riduzione del consumo energetico finale pari ad almeno l’11,7% entro il 2030. Il ritardo punta a garantire che le imprese e l’amministrazione pubblica possano attivarsi in modo più strutturato, evitando norme precoci e poco calibrate. La scelta italiana, dunque, mette il nostro Paese nel gruppo di chi chiede un tempo maggiore per allinearsi. 
In sintesi: la decisione italiana non cambia le ambizioni europee, ma concede margine operativo per evitare contraccolpi nel mondo produttivo e amministrativo. Restano ora da vedere i dettagli del nuovo cronoprogramma stabilito dal Governo.

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