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Dossier “Basta case colabrodo”. Con l’efficienza energetica si possono tagliare i costi della metà

where Roma when Lun, 22/02/2016 who michele

Nel dossier di Legambiente tutti i ritardi in materia di efficienza energetica e gli sprechi nelle sedi regionali e nei condomini

Legambiente ha presentato il dossier "Basta case colabrodo" sui consumi energetici e gli sprechi negli edifici.  Secondo l’associazione ambientalista, ogni famiglia spende tra i 1500 e i 2000 euro all'anno per il riscaldamento e il raffrescamento delle abitazioni. Ma questa spesa può essere ridotta fino al 50% con interventi di efficienza energetica negli edifici e con impianti che possono rendere più confortevoli le case in cui viviamo sia d’inverno che d’estate.
Non solo i privati, ma anche i governi che si sono succeduti non hanno compreso appieno l’importanza dell’efficienza energetica in edilizia. L'Italia, ricorda Legambiente, ha accumulato enormi ritardi nel recepire le Direttive europee sull’efficienza energetica in edilizia. Sono stati infatti numerosi i richiami dell’Ue sul recepimento della Direttiva 2002/91, fino ad arrivare all’apertura di una procedura di infrazione e al deferimento alla Corte di Giustizia europea nel 2012.

Anche alle Regioni sono affidati compiti fondamentali dalle Direttive Ue in materia di efficienza energetica: devono garantire controlli indipendenti e sanzioni sulle certificazioni energetiche degli edifici (Legge 90/2013, che ha recepito la Direttiva 31/2010), individuando organismi e soggetti a cui affidare i controlli, intervenendo con verifiche periodiche sulla conformità dei rapporti di ispezione e degli attestati di certificazione emessi.  Eppure, nel 2016 ancora in molte Regioni non esistono né controlli né sanzioni sulle certificazioni energetiche. In Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Marche, Molise, Sardegna e Umbria non è stato stabilito chi deve controllare quel 2% minimo di certificazioni previsto dalla legge nazionale e, non essendo chiaro chi deve controllare, anche le sanzioni previste nei confronti di progettisti, direttori dei lavori e certificatori non sono applicate.

La Legge prevede, inoltre, che le Regioni possano emanare leggi più restrittive rispetto al numero dei controlli e all’entità delle sanzioni, ma fino ad oggi - segnala Legambiente - sono poche quelle che hanno approvato norme tali da garantire realmente i bastacasecolabrodolegambiente.pngcittadini. Da citare in positivo la Provincia di Bolzano, che prevede controlli su tutti gli attestati di prestazione energetica, con verifiche sul progetto e in cantiere. Sono oltre 500 le termografie (foto a infrarossi) scattate da Legambiente in questi ultimi anni in 45 città italiane, relative a edifici pubblici e edifici residenziali privati.

Le immagini raccolte nel dossier mostrano i problemi di isolamento termico nelle sedi dei ministeri che dovrebbero spingere le politiche di efficienza, con evidenti dispersioni termiche da solai interpiano e pilastri; le stesse criticità si riscontrano nelle sedi della Regione Emilia Romagna e in quella del Molise. Idem per l’edificio sede dell'Enea.
Numerose criticità sono state rilevate anche in strutture di edilizia residenziale costruite recentemente, pubbliche o private, di Roma, Firenze, Bologna e Milano, ma anche di Foligno, Pesaro, Pescara, Pisa. Per cambiare questa situazione, sostiene Legambiente, servono controlli indipendenti sulle certificazioni energetiche e sanzioni.

immagini
Termogafia di edificio energeticamente inefficiente (colabrodo)
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