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L’ecobonus in “Gazzetta Ufficiale”. Ma per le associazioni la proroga di sei mesi è solo un brodino

where Roma when Mar, 11/06/2013 who matteo

Aper, Assoelettrica, Carte e Co.Aer contro l’esclusione delle pompe di calore dall’incentivo efficienza

L’ennesima proroga di soli sei mesi, dal primo luglio al 31 dicembre 2013, degli incentivi per l’efficienza energetica – con l’esclusione degli interventi condominiali per i quali è fissata la scadenza al 30 giugno 2014 – non piace al mercato. A fronte di un incremento del 10% della detrazione, che passa dal 55% al 65%, è arrivata infatti l’esclusione dall’ecobonus di tecnologie come il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria tramite pompe di calore e della geotermia a bassa entalpia.
Il cahier de doleance è ampio. Comincia Carte, il coordinamento delle associazioni delle rinnovabili termiche e dell’efficienza energetica, che attacca il taglio dei fondi al teleriscaldamento: “Il governo – si legge in una nota – ha deciso di allocare parte del fondo di garanzia già accantonato per la realizzazione delle reti di teleriscaldamento a favore dell’efficienza negli edifici pubblici”. Facendo questo, accusa l’associazione, “si limitano gli interventi nel comparto dell’efficienza energetica tout court”.
Inoltre, Carte richiama l’attenzione sulla “grave esclusione” dall’incentivazione del 55% delle pompe di calore: una tecnologia che rischia di rimanere senza alcun sgravio fiscale in assenza di un Conto energia termico attivo e di nuove tariffazioni. Per questo gli esperti ritengono importante che i due sistemi di incentivazione, 55% e Conto termico, coesistano almeno fino al 31 dicembre 2013.
I ritardi del Conto termico – Anche Assoelettrica e Aper si pronunciano contro l’esclusione delle pompe di calore elettriche dal decreto efficienza. “Purtroppo il regime del Conto termico sta scontando notevoli ritardi applicativi – spiegano le organizzazioni in una nota. – Viceversa, le detrazioni fiscali vanno nella direzione da tutti auspicata di una maggiore semplificazione burocratica e funzionano. Al fine di non bloccare lo sviluppo di questo innovativo segmento, sarebbe più corretto mantenere, com’è stato finora, la non cumulabilità dei due regimi e lasciare la scelta al mercato (come avviene per i pannelli solari termici, per esempio, ndr) in funzione delle diverse e possibili configurazioni tecniche”.
“Le pompe di calore in Germania sono incentivate da tempo e raggiungono livelli di efficienza inimmaginabili solo fino a pochi anni fa. Oggi rischiamo di essere esclusi dal mercato per motivi che non comprendiamo”, commenta infine Bruno Bellò, il presidente di Co.Aer, l’associazione federata Anima Confindustria che rappresenta i produttori di sistemi aeraulici.
E per tutti esiste comunque il timore che soli sei mesi per accedere al bonus siano un periodo troppo breve che non favorirà le imprese, ma anzi potrebbe danneggiarle.

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