Edilizia inefficiente e troppo gas: a Bologna Legambiente spiega come cambiare rotta
#perunsaltodiclasse, la campagna nazionale dell’associazione, ha fatto tappa in Emilia. Il 70% delle case italiane si trova nelle classi energetiche più basse. Ecco che cosa fare.
Un incontro dedicato alle famiglie sui temi del risparmio energetico e dell’elettrificazione dei consumi: la campagna di Legambiente per la sensibilizzazione sul risparmio energetico #perunsaltodiclasse ha fatto tappa a Bologna.
Il 30,8% in classe G
In Italia ci sono circa 25,6 milioni di abitazioni, di queste – a fine 2023 – ancora più del 70% si poteva collocare nelle classi energetiche più basse, ovvero la E (16%), la F (23,5%) e la G (30,8%), perché costruite prima del 1990 e mai ottimizzate dal punto di vista energetico. Inoltre 17,5 milioni di abitazioni si riscaldano e cucinano utilizzando il gas metano, per il 96% importato. Non solo, il metano viene in parte disperso in atmosfera lungo i metanodotti e negli impianti di stoccaggio.
Le possibili soluzioni
Nel breve termine, per diminuire il consumo di gas si dovrebbe mantenere la temperatura nelle nostre abitazioni tra 19 e 21 gradi, come previsto dalle normative regionali, ma anche fare un uso più efficiente del sistema di riscaldamento, ad esempio evitando lunghe ore di fermo dell’impianto che impongono uno sforzo maggiore dello stesso (e quindi un aumento dei consumi) per portare la casa alla temperatura di comfort. La diminuzione anche solo di 1 grado nelle abitazioni può portare ad un risparmio di 2,6 miliardi di metri cubi di metano in un anno.
Ma non si può chiedere sempre e solo sacrifici ai cittadini. Nel lungo periodo, infatti, Legambiente suggerisce come necessaria una riqualificazione degli edifici e una elettrificazione dei consumi, sostituendo le caldaie a gas con pompe di calore e con sistemi di elettrificazione (meglio se con incentivi pubblici) che non richiedano la modifica dell’intero impianto.
Elemens, società di consulenza in ambito energetico, ha calcolato che solo intervenendo sulla riqualificazione del 3% delle abitazioni ogni anno si potrebbe già arrivare a risparmiare 8 miliardi di metri cubi di metano nel 2030, equivalenti a 11 Mton di CO2 non emessa, mentre se alla riqualificazione si aggiungesse l’elettrificazione dei consumi si arriverebbe a 12 miliardi di metri cubi di metano risparmiati e 22 Mton di CO2 non emessa.
La direttiva europea “Edilizia Green” prevede di arrivare a ridurre i consumi energetici delle abitazioni del 16% entro il 2030, che per l’Italia significherebbe la ristrutturazione di 5,5 milioni di edifici, circa un quinto del patrimonio edilizio.
Ospite della serata insieme a Legambiente, Polimpianti srl che ha analizzato insieme al pubblico alcuni casi pratici.