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Energia. Ecco perché gli italiani sono sempre meno soddisfatti del proprio fornitore

where Milano when Ven, 09/05/2025 who roberto

Caro luce e gas: l’Osservatorio di Switcho analizza le cause della crescente sfiducia negli operatori, che parte dagli aumenti a volte ingiustificati o poco chiari. Il provvedimento dell’Agcm contro l’Enel.

Tra le conseguenze degli anni csswitcho050525.jpgturbolenti che caratterizzano il mercato energetico c’è anche un calo del gradimento verso i fornitori di luce e gas. È quanto emerge dall’ultimo monitoraggio sull’evoluzione dei mercati diffuso da Arera a inizio 2025, indagine che ogni anno chiede a un campione di “switcher” (ovvero coloro che hanno effettuato un cambio fornitore) di esprimere la soddisfazione verso il proprio fornitore su una scala da 0 a 5. Se nel 2021 la media si attestava sul punteggio di 4 sia per l’energia elettrica sia per il gas, questa ha poi subìto un calo per arrivare, nel 2024, rispettivamente a 3,8 e 3,7. Il trend decrescente è significativo poiché dal 2016 il gradimento non aveva mai smesso di crescere.
 
Adeguamenti percepiti come scorretti

Quali fattori hanno influito sul rapporto tra fornitori e clienti? Su queste domande si è interrogato l’Osservatorio di Switcho (il servizio 100% digitale e gratuito che aiuta i suoi utenti a risparmiare sulle spese di luce, gas, telefonia e assicurazione). “Le tensioni internazionali hanno causato un forte innalzamento dei prezzi energetici, di cui molti utenti reputano in parte o in toto responsabili i propri fornitori”, commenta Redi Vyshka, cofondatore e coo di Switcho. “In realtà anche le aziende venditrici di luce e gas hanno dovuto approvvigionarsi a prezzi nettamente più alti”, aggiunge, facendo ricadere questo costo sui consumatori finali. “Va detto che abbiamo assistito a comportamenti più o meno virtuosi: mentre alcuni fornitori si sono dimostrati empatici e trasparenti nelle loro scelte, altri hanno invece adottato politiche – soprattutto in tema di rinnovi contrattuali e adeguamento delle tariffe – percepite come poco attente o addirittura scorrette”.
In merito a quest’ultimo punto, è proprio di queste ore il provvedimento dell’Autorità che obbliga Enel Energia a risarcire 40mila clienti: il procedimento dell’Agcm riguarda i maxi aumenti delle tariffe comunicate dall’azienda a partire da giugno 2023 con modalità ritenute poco trasparenti).
 
Messaggi ingannevoli
Oltre all’aumento delle bollette ci sono però altri fattori che possono aver contribuito a un crescente malcontento verso i fornitori, sottolinea l’Osservatorio di Switcho. Con la fine del servizio di maggior tutela per tutti i clienti non vulnerabili avvenuta nel 2024, è aumentata la pressione commerciale sugli utenti, spesso destinatari di messaggi ingannevoli volti a far sottoscrivere contratti in modo più o meno lecito. In questo contesto di confusione, i fornitori vengono spesso ritenuti più responsabili di quanto non siano in realtà, dal momento che i truffatori – organizzazioni terze non riconducibili a una particolare azienda energetica – si servono del nome dei principali operatori di luce e gas per risultare più credibili.
 
“Il mercato libero? Una giungla”
Le conseguenze di questo clima diffidente si evincono da un’altra indagine presente nel report di Arera, questa volta basata sui clienti che non hanno mai fatto un cambio di fornitore. Interrogato sul perché di questa scelta, nel 2020 il 59,1% indicava tra le risposte “Mi trovo bene con il mio attuale fornitore”, percentuale scesa al 51,1% nel 2024. A crescere sono invece:
“Non ho certezza dei prezzi del mercato libero” (da 11,8% a 17,7%)
e “Trovo complicato trovare informazioni chiare su altre offerte” (da 5,5% a 13,4%).
“Alla paura di ritrovarsi con una tariffa peggiorativa rispetto a quella attuale, in Switcho abbiamo deciso di rispondere con un approccio trasparente: se dall’analisi della bolletta emerge che non è possibile risparmiare, lo diciamo chiaramente”, conclude Vyshka. “Questa scelta ci sta aiutando a superare le reticenze di tante persone intimorite da un mercato che percepiscono come una giungla”. In seguito all’analisi della bolletta, Switcho consiglia di cambiare fornitore nel 90% circa dei casi. Quest’operazione, considerando sia l’utenza dell’energia elettrica che quella del gas, a maggio 2025 permette di risparmiare in media 450 euro all’anno, secondo l’Osservatorio.

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