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​Energy Efficiency Report: le tecnologie per l’efficienza sono convenienti anche senza incentivi, ma in tempi più lunghi

where Milano when Mar, 10/12/2013 who michele

È quanto emerge dal rapporto sulle prospettive dell’efficienza energetica in Italia, realizzato dall’Energy & Strategy Group della School of Management del Politecnico di Milano

Gran parte delle tecnologie per l’efficientamento energetico sono economicamente sostenibili anche in assenza di incentivi, ma non nei tempi di rientro previsti dagli investitori. È quanto emerge dall’Energy Efficiency Report, il rapporto sulle prospettive dell’efficienza energetica in Italia realizzato dall’Energy & Strategy Group della School of Management del Politecnico di Milano, che quest’anno ha concentrato la sua attenzione sui settori residenziale, industriale, dei servizi e della Pubblica Amministrazione.
Il Rapporto analizza la maturità tecnologica delle principali famiglie di soluzioni per l’efficienza energetica adottabili nei diversi ambiti, stimando la convenienza economica  e il relativo potenziale di mercato al 2020. Inoltre, fornisce un quadro dell’attuale impianto normativo nazionale in tema di efficienza energetica, al fine di comprenderne le principali criticità e l’impatto sulla diffusione degli interventi.
Tecnologie convenienti - Diverse sono le tecnologie che raggiungono la convenienza economica in assenza di incentivi: illuminazione, aria compressa, inverter, Ups (solo in caso di sostituzione “forzata”), ma anche sistemi di gestione dell’energia in ambito industriale, sistemi di building automation e cogenerazione negli altri ambiti. L’analisi al netto degli incentivi mostra che l’impatto dei regimi incentivanti sul ritorno degli investimenti è, nella maggior parte dei casi, non sufficiente a far raggiungere la convenienza economica a quelle tecnologie che di per sé non lo sono, ad eccezione della cogenerazione in ambito industriale e dei motori elettrici negli altri ambiti. A valle di ciò, è stato stimato un potenziale di risparmio conseguibile grazie all’adozione delle soluzioni per l’efficienza energetica analizzate e tenendo conto del possibile “effetto sostituzione” tra le diverse soluzioni.
Consumi energetici - Dall’analisi emerge che la riduzione potenziale dei consumi energetici da qui al 2020 nel nostro Paese è pari a 297 TWh all’anno. Tuttavia, l’obiettivo che si ritiene possa essere raggiunto in Italia da qui al 2020 è nell’ordine dei 96 TWh, ossia circa un terzo di quanto teoricamente a disposizione, a sua volta ripartito tra 21 TWh elettrici (pari a circa il 6% del consumo registrato nel 2011) e 75 TWh termici (pari a circa il 11% del consumo registrato nello stesso anno). Il settore cui è associato il maggior potenziale “atteso” al 2020 è quello residenziale, pari a circa 51 TWh all’anno (54% del potenziale globale), mentre le tecnologie cui è associato il maggior potenziale di risparmio energetico “atteso” sono la cogenerazione (6,24 TWh all’anno) e  l’illuminazione (6,17 TWh all’anno) in ambito industriale, pompe di calore (36,7 TWh all’anno) e superfici opache (29,6 TWh all’anno) nel settore residenziale, cogenerazione (4,9 TWh all’anno) e pompe di calore (4,4 TWh all’anno) negli altri settori.
Il raggiungimento del mercato potenziale darebbe luogo ad un giro d’affari medio annuo da qui al 2020 stimabile in oltre 7 miliardi di euro, di cui circa 2 miliardi di euro riferibili ad interventi per l’efficientamento dei consumi elettrici e la restante parte riferibile ad interventi per ridurre i consumi termici.
 
 

 
 
 

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