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Energy manager, in Italia sono cresciuti del 4% nel 2020

where Roma when Ven, 12/11/2021 who roberto

I dati provenienti dal rapporto FIRE. Coinvolti i settori industria +2%; forniture +31%; trasporti +1,5%; terziario + 1,4%; PA +5%. Tra obbligati e volontari sono quasi 2.500

Sono aumentati del 4% rispetto all’anno energy-manager.jpgprecedente gli energy manager nominati dai soggetti obbligati nel 2020. Lo evidenziano i dati emersi dal rapporto, presentato da FIRE in un webinar dedicato. Crescono nell’industria +2%; forniture +31%; trasporti +1,5%; terziario + 1,4%; PA +5%. In controtendenza nell’agricoltura, dove diminuiscono del 20%.
 
Aumentati del 14% in sei anni
In generale abbiamo 1.702 nominati da soggetti obbligati, a cui si aggiungono 761 nomine da parte di soggetti volontari. La maggior parte delle nomine obbligate è condensata nel centro-nord del Paese, dove è presente un’alta localizzazione delle attività industriali e commerciali, ma non sfigurano i dati del sud (si segnalano in particolare la Sicilia per la P.A. e la Puglia per le nomine volontarie). La crescita delle nomine continua e complessivamente fa segnare un +18% dal 2014 ad oggi.
 
Manager della sostenibilità
Un altro dato - non numerico - emerso evidenzia che da un paio d’anni a questa parte, ossia da quando è in atto la transizione ecologica ed energetica, l’energy manager non ha solo il compito di gestire i consumi e spingere il risparmio energetico; tale figura è chiamata ad affiancare la dirigenza nell’individuare e soddisfare le nuove necessità e richieste provenienti dal mercato e dall’UE, tra cui agire in ottica sostenibile, prepararsi a partecipare alle comunità energetiche, potenziare la digitalizzazione ed i nuovi modelli di mobilità, pensare a rafforzare la struttura per cui lavora, ad esempio attraverso l’implementazione di un sistema di gestione dell’energia.
 
La Pubblica amministrazione è indietro
La P.A. continua purtroppo a manifestare tassi di inosservanza elevati. Non è un dato trascurabile considerando che oggi si parla spesso di PAESC, smart city, circolarità e tanti altri temi correlati: non dotarsi di un energy manager è un freno per le amministrazioni nel percorso di crescita. È da segnalare però un incremento rispetto allo scorso anno, specialmente tra Comuni e città metropolitane, e presenza di circa 70 piccoli Comuni che hanno provveduto alla nomina volontaria, grazie anche all’iniziativa della Regione Siciliana di vincolare il finanziamento dei PAESC comunali alla nomina dell’energy manager. Per i soggetti obbligati quasi l’80% delle nomine riguarda persone interne all’organizzazione, una scelta preferibile per le realtà medio-grandi, che rende l’azione dell’energy manager più efficace. I consulenti esterni rimangono la scelta più gettonata fra i soggetti di dimensioni e consumi minori.
 
La certificazione
Un importante dato riguarda la certificazione come EGE secondo la norma UNI CEI 11339: è utile che l’energy manager risulti certificato, soprattutto nel caso di un consulente esterno. Nei casi in cui l’energy manager sia di alto profilo, è utile che possa avvalersi di collaboratori certificati EGE (se non è un EGE egli stesso). Nel 2020 il numero di EGE nominati è cresciuto rispetto al 2019, che aveva visto una leggera flessione, in particolar modo, per quanto riguarda il numero di consulenti esterni. È anche utile evidenziare che i soggetti che hanno nominato un energy manager, siano essi obbligati o no, e che al contempo sono in possesso della certificazione ISO 50001 risultano essere 298, circa il 10% in più rispetto allo scorso anno. Anche questo è un segnale positivo, in quanto questa certificazione rende più efficace l’opera degli energy manager (per una trattazione dell’evoluzione della ISO 50001 si rimanda alla recente indagine realizzata da FIRE in collaborazione con CEI e CTI, disponibile a questo link).
 
Aumentano le donne
Sono in crescita anche le donne, per quanto continuino a rappresentare una quota minoritaria (siamo arrivati al 9%). C’è da colmare un gap di lunga data, essenzialmente legato alla scarsa presenza femminile in passato nei corsi di laurea da cui tipicamente provengono molti energy manager, come ingegneria meccanica ed energetica.

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