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Fiper al Ministro Zanonato: “Bene la rimodulazione, ma per le biomasse bisogna guardare all’efficienza”

where Milano when Mar, 17/09/2013 who redazione

La federazione parla di apprezzamento per le decisioni del Governo, ma ricorda che c’è ancora un diversità di trattamento tra produzione termica ed elettrica

Fiper, la federazione dei produttori di energia da fonti rinnovabili, ha reso noto di aver apprezzato le recenti dichiarazioni del ministro Zanonato di voler riparametrare la spese annua degli incentivi alle fonti rinnovabili da 12 a 9 miliardi, ma fa notare - si legge in una nota - “che per gli impianti che producono energia rinnovabile da biomasse, occorre rimodulare gli incentivi a partire soprattutto dell’efficienza produttiva degli impianti”.
Nel caso della produzione di energia dalla biomassa legnosa, infatti, “rimane ancora aperta la “disuguaglianza di trattamento” tra la produzione termica ed elettrica. Come già segnalato anche ultimamente dall’Autorità Antitrust al Governo, per garantire la concorrenza sul mercato di approvvigionamento delle biomasse occorre rimodulare gli incentivi tra termico ed elettrico, con notevoli risparmi e benefici economici”.
Rimodulare gli incentivi tra produzione elettrica-termica nel caso delle biomasse legnose, fa notare l’associazione, significa anche promuovere maggiore efficienza e un uso virtuoso di una risorsa rinnovabile, programmabile ma non inesauribile.
In quest’ottica, bisogna intervenire sul recupero e sull’utilizzo del calore dagli impianti a biomassa esistenti, armonizzando il divario tra i due vettori energetici, alleggerendo in questo modo, anche sensibilmente, la bolletta degli italiani.
Fiper coglie l’occasione della rimodulazione degli incentivi per riproporre un tema caro alla Federazione, che in tempi ancora non sospetti (si parla di agosto 2004) proponeva al Mise e al Grtn di offrire la possibilità di scelta, al produttore di energia elettrica con impianto cogenerativo, di trasformare gli otto anni di durata del periodo (allora) previsto per il riconoscimento dei Certificati Verdi in un “Monte kWh. elettrici corrispondenti”, lasciando quindi libero l’operatore a produrre maggior energia possibile nelle fasce più interessanti economicamente o nei periodi in cui è possibile utilizzare e cedere anche tutto o quasi il calore prodotto (efficienza energetica) e riducendo invece la produzione (e quindi i costi ed i relativi incentivi pubblici) nei mesi estivi, nelle fasce meno interessanti e non remunerative allungando in maniera significativa il periodo di erogazione degli incentivi (da 4 a 8 anni).
Il presidente di Fiper, Walter Righini, ha sottolineato che “se si vuole davvero favorire la produzione distribuita di energia da fonti rinnovabili e diminuire contemporaneamente i costi di sistema, bisogna ragionare in un’ottica di economia di scala; nel comparto biomasse legnose significa valorizzare la produzione di tutta l’energia prodotta (termica ed elettrica) lasciando maggiore autonomia/responsabilità all’imprenditore nella definizione del processo produttivo ottimale in termini di costi-benefici”.
 

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