FoundryBench – La Ue fa il check energetico alle fonderie
Il settore consuma il 4% dell’energia europea e ha ampi margini di miglioramento nel campo dell’efficienza
La mancanza di capitali e le preoccupazioni riguardo ai costi sono i principali ostacoli per il miglioramento dell’efficienza energetica nell’industria delle fonderie, un settore che conta circa il 4% del consumo di energia totale nella Ue. Lo dice un nuovo studio condotto nel quadro del progetto europeo FoundryBench.
L’analisi, scrive il quotidiano “Italia Oggi”, mostra come un aumento dell’efficienza energetica in Europa sia vitale “per raggiungere un’economia sostenibile e affrontare i cambiamenti climatici”.
Il progetto FoundryBench, con base a Tampere in Finlandia, è un benchmarking dell’efficienza energetica a livello europeo. Gli analisti hanno individuato nelle fonderie delle unità di produzione ad alta intensità energetica e le indicano come il settore industriale con “il più ampio potenziale di risparmio”. Il progetto coinvolge 15 impianti che partecipano attivamente per migliorare la loro efficienza energetica: i risultati del benchmarking verranno pubblicati su un database on line.
Il consorzio FoundryBench è composto da otto partner provenienti da Finlandia, Svezia, Germania, Regno Unito, Spagna, Francia e Polonia ed è sostenuto dal programma Intelligent energy europe della Commissione europea.