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Gli italiani aumentano del 22% l’uso del riscaldamento a causa dell’home working

where Monaco di Baviera (Germania) when Ven, 02/04/2021 who roberto

Uno studio di tado° rivela che, a causa delle restrizioni di movimento, gli italiani hanno aumentato i consumi del riscaldamento domestico

Questo inverno le case italianehome-working.jpg hanno utilizzato il riscaldamento diurno il 22% in più rispetto al precedente inverno. Nonostante i risparmi finanziari e ambientali imposti, sia le bollette sia l'uso del riscaldamento sono aumentati. Lo evidenzia uno studio di tado°, azienda che opera nella climatizzazione domestica.
 
Lo studio, basato su un campione di circa 300.000 case europee, di cui 32.000 abitazioni italiane, rileva che le famiglie italiane e spagnole sono quelle che hanno dovuto affrontare i maggiori aumenti del riscaldamento domestico. Il dato è dovuto al cambiamento delle abitudini a causa del coronavirus. Gli italiani hanno infatti vissuto molto di più la casa anche nelle giornate feriali, dopo aver adottato l’home working come nuova abitudine in seguito alle restrizioni di movimento dovute alla pandemia. La Danimarca e la Svezia sono invece tra i Paesi che hanno avuto gli aumenti più contenuti, probabilmente perché in Europa questo inverno è stato in media 0,6° C più caldo rispetto all'inverno precedente.
 
Nel nostro continente, il riscaldamento e il raffreddamento negli edifici e nell'industria rappresentano la metà del consumo energetico, il che ne fa il più grande settore di utilizzo finale di energia, prima dei trasporti e dell'elettricità. Inoltre, il riscaldamento e l'acqua calda costituiscono circa i tre quarti del consumo energetico di una casa. In aggiunta, i due terzi dell'energia utilizzata per il riscaldamento, il raffreddamento e l'acqua calda negli edifici residenziali derivano ancora da combustibili fossili.
 
"Abbiamo assistito a una massiccia transizione dall’ufficio all’home working nel corso dell'ultimo anno e questo ha un impatto significativo sui costi del riscaldamento e dell'acqua calda - dice Christian Deilmann, il Co-fondatore e Chief Product Officer di tado°. - La buona notizia è che ci sono tecnologie che migliorano l'efficienza energetica nelle case. Questo permette un buon risparmio economico, pur mantenendo le abitazioni calde e confortevoli."
 
Ci sono molti modi convenienti per risparmiare sul riscaldamento e sull’acqua calda. Una soluzione semplice è quella di abbassare il riscaldamento: anche solo 1 °C in meno consente un risparmio in bolletta di circa il 6%. Utilizzare il riscaldamento e l'acqua calda solo quando sono necessari permette di risparmiare in modo notevole. Inoltre, il passaggio a un termostato intelligente può garantire che solo le abitazioni e gli ambienti occupati siano riscaldati, consentendo al contempo ulteriori risparmi grazie all'adattamento alle condizioni atmosferiche, al rilevamento delle finestre aperte e ad altre funzionalità. Gli studi hanno indicato che usare il termostato intelligente può ridurre la bolletta del riscaldamento fino al 31% senza che né il proprietario dell’abitazione né l'inquilino sacrifichino la propria comodità.

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