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A Key Energy Fire ha parlato di certificazione EGE e di Certificati bianchi

where Rimini when Ven, 05/11/2021 who roberto

Al centro la nuova norma 11339 e i risultati raggiunti dai titoli di efficienza energetica

Due sono gli eventi che FIRE, la federazionedariodisanto.jpg per l’uso razionale dell’energia, ha organizzato a Key Energy. Nel primo evento, “La certificazione EGE: la nuova norma UNI CEI 11339” si è parlato dei cambiamenti  nella certificazione,  mantenimento e passaggio al nuovo schema. Oggi, è stato detto, l’Esperto in Gestione dell’Energia è spesso un consulente esterno che offre servizi trasversali: dall’uso degli incentivi, alle diagnosi energetiche, dalla ISO50001 al mercato dell’energia, alla contrattualistica ed alla transizione energetica. È in questo contesto generale che, nel gruppo UNI/CT 212 “Uso Razionale dell’Energia” al quale FIRE partecipa attivamente, è nata l’esigenza di rivedere i compiti e le competenze richieste per questa figura professionale. Le novità emerse dal workshop sono tante: in particolare, se oggi abbiamo la UNI CEI 11339 che definisce i compiti e le competenze ed un decreto interdirettoriale, che descrive la procedura di certificazione, nel futuro avremo un solo documento contenente le conoscenze, le abilità, i compiti oltre che la descrizione del processo di certificazione e le modalità per mantenere un adeguato livello di qualificazione.
 
Certificati bianchi
Il secondo appuntamento, “Certificati bianchi: le novità” , organizzato in collaborazione con Key Energy, ha illustrato i risultati raggiunti, gli strumenti attivati dal GSE per supportare gli operatori e le novità in vista, nell’ottica di favorire la partecipazione allo schema da parte degli operatori. "Le imprese si trovano a fronteggiare il caro energia e a mettere in pista progetti per realizzare i percorsi di decarbonizzazione in cui si sono impegnate o stanno per farlo - ha detto Dario Di Santo, direttore FIRE - : lo schema dei certificati bianchi offre un incentivo interessante per interventi in molti settori e per molteplici soluzioni. Il decreto di maggio ha introdotto parecchie novità interessanti, volte a superare le difficoltà nella presentazione dei progetti che hanno caratterizzato il passato. Ma già negli ultimi due anni la situazione era migliorata, come mostrano i dati sulla percentuale di rigetto dei progetti comunicati dal GSE. È ora di smetterla di dire che lo schema è complicato e che le imprese hanno smesso di usarlo, ma piuttosto conviene sfruttarlo al meglio per realizzare azioni in grado di ridurre i consumi e le emissioni, nonché di supportare l'innovazione dei processi manifatturieri. FIRE continuerà a collaborare con le Istituzioni coinvolte per favorire al massimo uno sviluppo positivo di questo meccanismo."

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dariodisanto
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