Novara, firmato il piano per rigenerare gli immobili pubblici
Accordo tra comune e Agenzia del demanio per rilanciare sette edifici dello Stato, tra cui tre ex caserme. Obiettivo: innovazione, sostenibilità e servizi alla comunità. Con un mix di fondi pubblici e privati.
Novara investe sul futuro del proprio patrimonio immobiliare. Il 27 maggio (foto) è stato firmato il “Piano città degli immobili pubblici”, un’intesa tra comune e Agenzia del demanio che punta a trasformare sette immobili pubblici – tra cui l’ex caserma Cavalli e il convitto Carlo Alberto – in poli multifunzionali per la cultura, l’amministrazione, il sociale e la formazione.
Il progetto prevede un mix di fondi pubblici e investimenti privati, attivati anche tramite partenariati. L’obiettivo è dare nuova vita a edifici sottoutilizzati, recuperandoli per rispondere ai bisogni della città: spazi per l’istruzione e la ricerca, servizi per cittadini e turisti, aree verdi e funzioni abitative.
“La città può tornare a vivere attraverso edifici rinnovati e spazi condivisi. Questo piano segna una svolta”, ha commentato Alessandra dal Verme, direttrice del Demanio. Il sindaco Alessandro Canelli ha ricordato l’esempio della ex caserma Passalacqua, già in parte riqualificata con fondi europei e sede di un hub sociale.
L’intesa guarda alla rigenerazione urbana come motore di sviluppo lungo l’asse strategico Milano-Torino. Il piano punta anche a ridurre il consumo di suolo e favorire un’edilizia sostenibile. In questa logica, i nuovi usi degli immobili dovranno coniugare valore culturale, efficienza energetica e inclusione sociale.
Un approccio innovativo alla gestione dei beni pubblici che potrebbe diventare modello per altre città italiane. “Mettere a valore le competenze di ciascun ente è il modo migliore per valorizzare un patrimonio che appartiene a tutti”, ha concluso Canelli.