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L’ospedale di Udine darà energia alla città

where Udine when Ven, 28/12/2012 who roberto

Al via la nuova centrale tecnologica e il centro servizi di laboratorio dell’azienda ospedaliera Santa Maria della Misericordia di Udine. Gettate le basi per lo sviluppo di un’estesa rete di teleriscaldamento cittadino. Le emissioni nocive saranno ridotte del 32,9%

Autonomia energetica, tecnologie avanzate e una rete di teleriscaldamento al servizio di utenze pubbliche e private. Udine presenta in questi giorni la nuova centrale dell’azienda ospedaliera universitaria Santa Maria della Misericordia, realizzata nell’ambito dell’accordo di programma tra l’ospedale, l’Università degli studi e il comune friulano.
L’accensione della sola nuova centrale termica di trigenerazione, messa a punto da Siram (www.siram.it) e Rizzani de Eccher, oltre a rispondere ai fabbisogni energetici del nosocomio fornirà calore a 39 grandi utenti, permettendo l’eliminazione delle vecchie caldaie di 17 istituti scolastici e 16 condomini, sviluppandosi per circa 13 chilometri di rete (in corso di realizzazione da parte di Cpl Concordia). Un sistema hi-tech e verde, che ridurrà del 32,9% le emissioni nocive in atmosfera tagliando 16.920 tonnellate annue di anidride carbonica. L’investimento complessivo di 113 milioni di euro è stato finanziato per oltre i due terzi grazie a fondi privati messi a disposizione dalla stessa Siram, capogruppo della società di progetto Aton, che, oltre ad aver realizzato gli impianti della nuova centrale, svolgerà i servizi energetici e manutentivi per i prossimi 28 anni.
L’impianto vanta una potenza termica ed elettrica superiori rispettivamente del 30% e del 140% rispetto all’esistente. Il progetto è il primo esempio in Italia in cui la centrale tecnologica di un ospedale alimenta anche una rete di teleriscaldamento cittadino: una soluzione significativa in una regione, il Friuli Venezia Giulia, non ancora dotata di sistemi di teleriscaldamento. Ma anche un nuovo modo di pensare l’energia nelle infrastrutture sanitarie – sottolineano i realizzatori – che diventano parte integrante della città e contribuiscono al miglioramento dell’ambiente.
Insieme alla centrale, al via anche il nuovo centro servizi di laboratorio. L’edificio è dotato di soluzioni per il contenimento dei consumi energetici: il tetto è dotato di pannelli fotovoltaici e il perimetro esterno è rivestito da schermature microforate che costituiscono una doppia pelle per consentire, nel periodo estivo, una limitazione della radiazione solare, con risparmi nel condizionamento della struttura.

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