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In primavera il nuovo decreto sui certificati bianchi. Ecco che cosa cambierà

where Rimini when Ven, 14/03/2025 who roberto

Durante Key, istituzioni, associazioni e operatori si sono confrontati sulle necessità di mantenere vivo il meccanismo che dal 2001 spinge l’efficienza energetica in Italia. Ferrari (AssoEsco): “È l’unico incentivo che premia solo i risultati effettivamente conseguiti e misurati”.

“In un periodo in cui anche attilio-piattelli.jpggli strumenti di agevolazione a livello domestico sono fortemente ridimensionati, è di vitale importanza cercare di ridare il giusto slancio allo strumento dei Tee (i Titoli di efficienza energetica, ndr). Cercheremo di agire in collaborazione per portare avanti quanto prima proposte condivise di miglioramento”. Lo ha affermato Attilio Piattelli (nella foto), presidente del coordinamento Free, aprendo la scorsa settimana a Rimini il convegno sui certificati bianchi (“Opportunità e leva per l’efficienza energetica”) organizzato da AssoEsco, Fire e la stessa Free all’interno di Key.
L’attenzione verso il meccanismo dei certificati bianchi è alta, perché il mercato chiede nuovi Tee per supportare l’efficienza energetica; da qui le forti aspettative rispetto al nuovo decreto governativo che legifererà nel merito; decreto che a quanto pare uscirà in primavera.
Si sa già che il governo andrà a definire i nuovi obblighi di risparmio per il periodo 2025-2030 (allineandoli al Pniec, Piano nazionale integrato per l’energia e il clima) e, tenendo conto degli esiti della consultazione, andrà a introdurre le misure per rafforzare il meccanismo, incrementare la platea degli interventi incentivabili, semplificare le modalità di accesso al meccanismo.
 
Tradizionali e cogenerativi
Il filo che ha accomunato gli interventi dei relatori è stato proprio quello della necessità di mantenere vivo un incentivo che può dare tanto. Simona Ferrari, responsabile del comitato tecnico Incentivi di AssoEsco, ha sottolineato proprio questo aspetto: “Il meccanismo dei certificati bianchi, da oltre 15 anni, è lo strumento strutturato più importante a disposizione del nostro Paese per la promozione dell’efficienza energetica, in particolare nel settore industriale. È un meccanismo di qualità perché è l’unico che premia solo i risultati effettivamente conseguiti e misurati con il miglior rapporto costi/benefici. AssoEsco ritiene che occorra dare ulteriore impulso al meccanismo dei Tee, tradizionali e cogenerativi, perché continui ad essere uno strumento a supporto di scelte di investimento virtuose. Occorre al contempo promuovere la semplificazione e sburocratizzazione dello schema e l’ampliamento del novero degli interventi ammissibili”.
Dario Di Santo (Fire) ha commentato così il quadro: “Le misure di accompagnamento e supporto attuate dal Gse hanno prodotto grandi risultati. Avendo Fire promosso tale approccio con forza in passato non possiamo che plaudere e avere fiducia negli sviluppi futuri. Sul fronte delle nuove linee guida, auspichiamo che il ministero dell’Ambiente possa andare oltre quanto proposto in sede di consultazione”.
 
763.329 Tee riconosciuti in un anno
Nel corso del 2024, il Gse (Gestore dei servizi energetici) ha riconosciuto complessivamente 763.329 Tee con un decremento di circa il 26% rispetto al 2023, in cui erano stati riconosciuti 1.029.558 titoli. Il decremento è principalmente riconducibile al termine della vita utile dei progetti presentati con le linee guida del 2012, non più presentabili dopo l’introduzione del decreto dell’11 gennaio 2017. I certificati riconducibili alle nuove linee guida sono invece in crescita, grazie al notevole lavoro messo in atto da parte del Gse negli ultimi anni, che ha prodotto la velocizzazione nel riconoscimento dei Tee nel 2023, in cui si era registrato un incremento di circa il 33% dei titoli accolti. Nel 2024 i certificati riconosciuti sono in linea con l’anno precedente, ma sono cresciute notevolmente le proposte di progetto, per cui si attende un incremento ulteriore dei titoli nei prossimi anni.

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