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Ricostruzione – A Sant’Agostino (Ferrara) la scuola che produce più energia di quanta ne consuma

where Sant’Agostino (Ferrara) when Lun, 17/12/2012 who redazione

Dopo il terremoto l’Emilia riparte dall’edilizia efficiente. L’istituto del ferrarese – inaugurato questa settimana – è il primo in Italia ad ottenere la certificazione ClimAbita. Alimentazione con fotovoltaico e pompe di calore

Prosegue in Emilia la ricostruzione post terremoto. Questa settimana è stata inaugurata a Sant’Agostino, in provincia di Ferrara (www.comune.santagostino.fe.it), la nuova scuola modello di efficienza energetica e sostenibilità: è infatti la prima in Italia ad ottenere la certificazione ClimAbita che ne attesta la capacità di risparmiare energia e di produrla, la reale sostenibilità ambientale oltre al benessere e al comfort degli spazi didattici.
L’istituto è stato edificato grazie alla sottoscrizione del “Quotidiano Nazionale” (gruppo Resto del Carlino), Mediafriends e Tg5, in collaborazione con Rilaquila.
Già effettuato l’audit finale, la struttura ha ricevuto la precertificazione che sarà completata “da prove rigorosissime sull’edificio e sulle sue qualità esecutive”, scrive il Qn. La struttura si colloca in classe Superior Attiva: ciò significa che a un consumo energetico inferiore a 30 chilowattora per metro quadro annuo aggiunge la capacità di produrre più di quanto consumi.
“Abbiamo deciso di aprirci al futuro, la cui sfida è l’uso intelligente dell’energia nel rispetto dell’ambiente – ha detto il sindaco, Fabrizio Toselli. – Un messaggio che i nostri studenti e le loro famiglie potranno vivere insieme a questa scuola”.
All’applicazione del primo protocollo era presente il presidente e ideatore della fondazione no profit ClimAbita, evoluzione del progetto CasaClima, Norbert Lantschner. “Credo non ci siano altre scuole nel paese che si avvicinino a questo bilancio energetico complessivo – ha affermato. – È auspicabile che questo divenga un punto di riferimento per tutti gli edifici pubblici”. Diversi i criteri che hanno contribuito al taglio green della scuola ricostruita, dall’isolamento dell’involucro al corpo coibentato fino alla ventilazione controllata, che ne favorisce la salubrità. A ciò si unisce l’innovativa scelta a livello impiantistico, con una produzione energetica attraverso il fotovoltaico e il sistema a pompa di calore.
Ma la vera carta vincente, per Lantschner, è la scelta di trasparenza: “Laddove le autocertificazioni hanno fallito, senza riuscire a centrare gli obiettivi europei in campo ambientale, qui l’azienda si sottopone al controllo di un ente terzo indipendente”, spiega.

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