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Superbonus 110%, Osservatorio: diminuiscono le famiglie interessate

where Bologna when Ven, 25/03/2022 who roberto

Le famiglie interessate alla misura passano dai 9,4 milioni registrati a Novembre 2021 ai 7,5 milioni di marzo, a causa della sfiducia sulle possibilità di mercato e sulle modalità di proroga

L’interesse verso il Superbonussuperbonus-edilizia.jpg sta rallentando. A dirlo è 110% Monitor, l’osservatorio Nomisma che monitora l’andamento degli interventi di riqualificazione energetica e sismica soggetti al superbonus. In marzo le famiglie interessate alla misura sono state, 7,5 milioni, contro i 9,4 milioni registrati a Novembre 2021. Non solo: si registra anche un calo nel ritmo di crescita degli interventi, legato alle incertezze e all’impatto delle recenti normative sulla cessione del credito.
“Cala la platea di domanda potenziale, in particolare delle famiglie più indecise, le ‘attendiste’ non ancora attive, che passa da 4,9 milioni a 2,5 - ha spiegato Marco Marcatili, Responsabile Sviluppo Nomisma - . Si consolida e cresce, invece, la richiesta da parte delle famiglie operative, già attive sul campo, con un salto, da 1,8 a 2,7 milioni. Ciò significa che ad oggi il bacino di famiglie potenziali è più verosimile, solido e consapevole rispetto al passato, ma si configura sempre di più la necessità di una proroga della misura per allargare la platea di soggetti beneficiari”.
 
La frenata dei cantieri
“Sulla frenata dei cantieri, fortemente rilevante risulta l’effetto delle nuove disposizioni legislative in merito alla catena della cessione del credito: oltre il 23% delle famiglie ha difatti risentito di questa scelta normativa. Le limitazioni nella catena della cessione hanno quindi significato un ulteriore ostacolo per la platea di famiglie interessate, rappresentando l’interruzione o il blocco dell’iniziativa per oltre 2 milioni di esse e creando problematiche e intoppi, nella fase di attivazione dell’iniziativa, per 4 milioni. A questi numeri si aggiunge inoltre una fascia ‘inconsapevole’, pari al 18% dei rispondenti, che potrebbe ampliare la platea di famiglie che hanno riscontrato problematiche.
 
Diffidenza verso i costruttori
In merito agli effetti del Decreto Antifrodi, da un lato emerge un senso di diffidenza delle famiglie verso il mondo delle imprese di costruzioni, ad oggi considerate inaffidabili per 2 soggetti su 5 e propense alle frodi per 3 su 5; dall’altro, nella scelta dei soggetti attuatori, 2 famiglie su 3 scelgono le stesse imprese edili, testimoniando una platea potenziale sempre più confusa dai fatti e dai provvedimenti statali ed incerta sulle decisioni inerenti l’attuazione dell’iniziativa. Ad accentuare questo stato, si confermano le difficoltà sia nella fase di selezione delle imprese sia nella fase operativa (1 famiglia su 3), in particolare per le speculazioni su prezzi di materie prime e manodopera.

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