C’è un tesoro nascosto nell’efficienza. Lo svela la guida gratuita dell’Enea
L’agenzia lancia un manuale sui benefici non visibili dell’efficientamento energetico che, secondo i calcoli, possono moltiplicare l’impatto economico degli interventi fino a 2,5 volte.
L’efficienza energetica conviene più di quanto si pensi. Secondo una nuova guida gratuita pubblicata dall’Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), i vantaggi indiretti legati a interventi di efficientamento possono moltiplicarne l’impatto economico fino a 2,5 volte. Il documento, pensato per imprese, energy manager e decisori pubblici, mappa 13 benefici secondari che spaziano dalla sostenibilità ambientale alla competitività aziendale.
Vantaggi ambientali, economici e organizzativi
La guida nasce dall’analisi di centinaia di diagnosi energetiche ricevute dall’Enea, incrociate con contributi di associazioni di categoria. I benefici riguardano diversi ambiti: miglioramento della produttività, riduzione del consumo di materie prime, aumento del riciclo, minori costi di manutenzione. A ciò si aggiungono la riduzione delle emissioni di CO2, dei consumi idrici e della produzione di rifiuti. Anche il benessere dei lavoratori migliora, insieme alla reputazione delle imprese sul mercato.
Il caso del settore plastica
Un focus specifico è dedicato al comparto della trasformazione della plastica, in collaborazione con Unionplast. Sono state coinvolte 67 aziende, per lo più piccole o medie, energivore e con una buona maturità energetica. Sono stati analizzati interventi come la sostituzione delle presse tradizionali con modelli elettrici o ibridi, l’ottimizzazione di impianti termici e la coibentazione. In parallelo, sono stati valutati interventi comuni a tutto il settore manifatturiero, come l’efficientamento dei motori elettrici e l’adozione di fonti rinnovabili.
Superare le barriere culturali
Carlos Herce, del dipartimento Efficienza energetica dell’Agenzia, ha sottolineato che oggi serve “un cambio di prospettiva: non si tratta solo di risparmiare energia, ma di misurare e valorizzare i vantaggi indiretti”. Un’operazione che può guidare scelte più consapevoli, anche a livello politico. E la guida punta a superare le resistenze culturali e tecniche che ancora oggi limitano la diffusione di queste pratiche.