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A Verona parte Green Hub: le aziende puntano l’efficienza. Otto miliardi da recuperare

where Verona when Mar, 07/05/2013 who matteo

Lo sportello energia nasce dall’accordo tra Confindustria, Officinae Verdi e UniCredit. A livello Italia ci sono da tamponare sprechi di energia per otto miliardi di euro totali. Al via le consulenze

Nasce Green Hub, lo sportello dell’energia verde per le imprese che vogliono investire in innovazione eco-sostenibile per tagliare i costi energetici e recuperare competitività. È stato presentato a Verona nell’ambito del workshop “Energie rinnovabili ed efficienza energetica – autoproduzione, risparmio energetico, sostenibilità tecnico-finanziaria”, nella sede della locale Confindustria.
Il Green Hub, informa una nota, è frutto dell’accordo tra la stessa confederazione degli industriali, Officinae Verdi – la energy environment company di UniCredit e Wwf – e UniCredit. In particolare, gli esperti Officinae Verdi offrono consulenza tecnica per la realizzazione di impianti fotovoltaici in grid parity, solare termico, biomassa, biogas, minieolico, cogenerazione ed efficienza energetica.
“Le imprese sono supportate lungo tutto il percorso, dall’audit energetico alla realizzazione impiantistica sino alla gestione e certificazione degli interventi realizzati. Sono inoltre accompagnate nell’individuazione delle soluzioni finanziarie attivabili con UniCredit, pensate non solo per impianti di grandi dimensioni, ma anche per piccole e medie taglie, da 20 a 200 kWp, in una logica di autoconsumo in linea con gli ultimi decreti sulle rinnovabili”, continua la nota.
Mercato: il vantaggio di essere green – “Il Green Hub rappresenta un’opportunità per le imprese italiane – commenta Giovanni Tordi, amministratore delegato di Officinae Verdi – che vogliono alleggerire i costi operativi legati all’energia. Oggi, infatti, si ritrovano a pagare circa il 27% in più rispetto alle aziende europee e sono penalizzate da sprechi energetici per circa 8 miliardi di euro l’anno”. Al vantaggio economico si aggiunge quello di diventare green, termina Tordi, “per effetto della riduzione delle emissioni di CO2, con un indubbio beneficio in termini di posizionamento dei prodotti dell’impresa sul mercato”.

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