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​Wwf: l’efficienza energetica vale come il piano Juncker, oltre 300 miliardi

where Roma when Lun, 16/03/2015 who redazione

Il Rapporto del WWF dimostra come il “disastro” ecologico stia superando per gravità le dimensioni attuali della crisi economica ed è in linea con le conclusioni principali dell'ampio rapporto sullo Stato dell'Ambiente

“La sola efficienza energetica potrebbe generare risorse economiche annuali equivalenti all'intero Piano di investimenti Juncker per l'economia europea, ovvero oltre 300 miliardi”. Lo dimostra il Rapporto reso noto dal Wwf dal titolo “From crisis to opportunity: five steps to sustainable european economies - Dalla crisi all'opportunità: Cinque passi verso economie europee sostenibili”, lanciato in occasione dell'incontro che dei 28 ministri delle Finanze europei che ha avuto luogo a Bruxelles per concordare un nuovo Fondo europeo di investimenti strategici (Efsi) proposto dal Presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker.

I disastri ambientali sono costati oltre 150 miliardi - Il Rapporto del WWF dimostra come il sempre più crescente disastro ecologico stia superando per gravità le dimensioni attuali della crisi economica ed è in linea con le conclusioni principali dell'ampio rapporto sullo Stato dell'Ambiente, presentato la settimana scorsa dall'EEA (Agenzia Europea per l'Ambiente). I danni provocati dalle alluvioni, come quelle che hanno colpito anche di recente il nostro paese, sono costate negli ultimi 10 anni più di 150 miliardi di euro, la bolletta annuale dell'inquinamento dell'aria equivale invece a 537 miliardi di euro, mentre le industrie europee sono costrette a importare materie prime non più disponibili in Europa del valore di 300 miliardi di euro.

1415855726853e59b8f65b.jpgSébastien Godinot, esperto di economia del WWF e autore principale del rapporto ha dichiarato: “Invece di perseguire il solito trend di crescita che “prima inquina poi pulisce”, il Presidente Juncker e i leader europei dovrebbero stare più attenti ai veri sintomi delle nostre economie malate: l'impoverimento delle risorse naturali e la mancata considerazione di questa straordinaria ricchezza da parte dei mercati. Il messaggio è molto semplice: nessuna economia può svilupparsi senza risorse naturali”.

Basato su 400 studi - Il rapporto del WWF si basa su oltre 400 studi e ulteriori rapporti prodotti da istituzioni chiave come l'Organizzazione per la Cooperazione Economica e lo Sviluppo (OCSE), il Programma Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP), la Banca Mondiale, il Fondo Monetario Internazionale, l'Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) e la Commissione Europea, diversi importanti consulenti governativi come McKinsey e Ecofys insieme ai principali economisti mondiali, da Lord Nicholas Stern a Pavan Sukhdev allo scomparso premio Nobel Simon Kuznets, il "padre del PIL". Tutti giungono alla medesima conclusione: costruire un'economia sostenibile riuscirebbe a compensare ampiamente i costi di dismissione dell'economia attuale, la cosiddetta "brown economy".
Non possiamo più ignorare la natura, che è la base stessa del nostro sviluppo" dichiara Gianfranco Bologna direttore scientifico WWF Italia, tra i contributori del dossier.
I 5 passi fondamentali - La roadmap del WWF per l'Europa prevede 5 passi fondamentali per costruire un'economia sostenibile focalizzata su obiettivi raggiungibili nei prossimi 5 anni. Per ottenere il massimo risultato è necessario che i cinque ambiti fondamentali per la crescita si integrino tra loro: clima e energia (con la massima promozione di energie rinnovabili, risparmio, efficienza e riduzione delle emissioni), efficientamento delle risorse e loro gestione (quindi l'applicazione di una Circular Economy, un'economia circolare che non preveda lo scarto, il rifiuto, l'inquinamento ma promuova i processi produttivi circolari), politiche fiscali e finanziarie innovative che eliminino i sussidi perversi ai processi negativi per l'ambiente (come i sussidi ai combustibili fossili) e inseriscano le tasse sull'utilizzo delle risorse e i danni all'ambiente, una leadership globale nello sviluppo sostenibile e una strategia da qui al 2050 che costituisca un sfida per l'Europa per consentirci di vivere in armonia con i limiti biofisici del pianeta, grazie all'ecoinnovazione, ai lavori "Green" ai nuovi indicatori di benessere oltre al PIL, all'economia circolare ecc.

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Sébastien Godinot
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