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Acquirente unico: il SII è una best practice europea

where Roma when Mar, 24/10/2017 who roberto

Acquirente Unico presenta al Parlamento europeo l’esperienza italiana del Sistema Informativo Integrato come modello oggi unico in Europa, anticipa gli obiettivi del Clean Energy Package

“L'integrazione del SII con gli smart contatori.jpgmeter genererà una tale disponibilità di dati che deve essere valorizzata a vantaggio dei consumatori, fornendo strumenti concreti per comprendere appieno le proprie dinamiche di consumo, permettendogli di svolgere un ruolo attivo nel mercato, scegliendo le offerte e i servizi più adatti ai propri bisogni”. Lo ha detto Andrea Pèruzy, Presidente e AD di Acquirente Unico, a Bruxelles, dove è stato presentato al Parlamento europeo lo studio di I-Com “Digital Energy”, durante il quale si sono esaminate le dinamiche e le conseguenze dell’evoluzione digitale, che permetterà anche ai consumatori di essere finalmente proattivi nel mercato controllando i loro consumi e offrendo la loro flessibilità al sistema.
 
In questo contesto, ha aggiunto, “il nostro Paese è stato pioniere in Europa non solo nella diffusione dei contatori intelligenti, rafforzando questo primato con l’introduzione di un sistema di metering di seconda generazione, ma anche nella gestione dei dati e dei flussi tra gli operatori proprio tramite il SII, gestito da Acquirente Unico. Pèruzy ha anche sottolineato l’importanza dell'infrastruttura strategica di cui dispone il nostro settore, aprendo anche nuove prospettive in grado di generare nuove opportunità di sviluppo per il mercato e per i consumatori.
 
“Nel nuovo contesto per rendere la nostra piattaforma come un elemento che favorisca il cambiamento nei mercati energetici, stiamo lavorando congiuntamente all’Autorità per l’Energia e al Governo: il SII renderà ancora più competitivo il mercato, creando nuove opportunità sia per i fornitori che per i consumatori”. Dunque, il ruolo di questo strumento non si limita a quello di piattaforma centralizzata rivolta all'offerta per facilitare lo scambio di dati tra gli operatori, garantire tempi e standard di comunicazione, ridurre le barriere all’entrata per i nuovi entranti, ma può essere un fattore abilitante anche per la domanda. Oltre al fatto che garantisce che i dati siano gestiti in modo neutrale e trasparente, garantendo la privacy dei consumatori e la sicurezza informatica. Infatti, nel Clean Energy Package pubblicato a fine 2016, la Commissione Europea ha sottolineato l’importanza per gli Stati Membri di dotarsi di soggetti imparziali per la gestione dei dati del settore energetico, che non traggano profitto dalla loro attività e garantiscano parità di accesso ai dati. Anche su questo l'Italia ha il suo primato, avendo seguito un modello che può  già essere considerato una best practice europea. Quindi un passo importante verso la piena liberalizzazione.       

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