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Antitrust, via libera al decreto sul mercato libero dell’elettricità

where Roma when Mar, 22/12/2020 who roberto

È stato inviato al ministero dello Sviluppo economico il parere in merito allo schema di decreto per la definizione delle modalità e dei criteri per un ingresso consapevole dei clienti finali nel mercato libero

Un passo necessario per il rispetto rete-elettrica.jpgdelle tempistiche previste dalla legge per il superamento del regime di maggior tutela: così l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha definito l’adozione della normativa all'ingresso consapevole dei clienti finali al mercato libero dell'energia. Il giudizio è espresso in un parere al ministero dello Sviluppo economico in merito allo schema di decreto per la definizione delle modalità e dei criteri per un ingresso consapevole dei clienti finali nel mercato libero dell’energia elettrica, con riferimento specifico alle piccole imprese ancora oggi rifornite in regime di maggior tutela.
 
Tutele graduali anche per PMI
Contestualmente, l’Antitrust "coglie l’occasione per sottolineare l’importanza della tempestiva adozione delle disposizioni per il superamento della Maggior Tutela anche nei confronti dei clienti domestici e delle microimprese, attualmente fissato al 1° gennaio 2022".  Con riferimento alle Pmi, in particolare, si legge nel bollettino, l'Antitrust rileva che lo schema di decreto non individua strumenti specifici di transizione al mercato libero, ma stabilisce che al primo gennaio 2021 le piccole e medie imprese rimaste nel regime regolato della Maggior Tutela siano affidate al servizio di ultima istanza, offerto dal fornitore del cosiddetto Servizio a Tutele Graduali (STG).
 
Fornitori STG
L’Autorità osserva che, alla luce della finalità del decreto di rispondere all’obiettivo previsto dalla legge di realizzare effettivamente l’eliminazione di un sistema di offerta regolato, il ricorso allo strumento STG può ritenersi corretto unicamente nella misura in cui sia temporaneo e risponda al predetto obiettivo. Con riferimento al raggiungimento di tale obiettivo, l’Autorità esprime dunque apprezzamento per l’adozione di un meccanismo di concorrenza per il mercato ai fini della scelta del fornitore del servizio STG. E con riguardo, in particolare, alla specifica procedura di selezione competitiva delineata, l’Autorità condivide le previsioni, secondo le quali gli affidatari del servizio devono essere individuati attraverso procedure concorsuali ripartite su più lotti caratterizzati da un equilibrato livello di rischio, con la previsione di un numero massimo di lotti aggiudicabile ad un medesimo gruppo societario, calcolato su base nazionale. In quest’ottica, "dovrebbe essere individuato un tetto antitrust al più basso livello possibile, auspicabilmente non superiore al 35% dei lotti messi a gara, al fine di consentire di distribuire su più soggetti la fornitura del servizio ai clienti del precedente mercato tutelato, conducendo quindi ad una struttura meno concentrata e più concorrenziale del mercato".
 
In conclusione, l’Autorità ritiene che "le considerazioni sin qui svolte siano necessarie al fine di evitare che continui a permanere, anche dopo il triennio del STG, un doppio regime di fornitura del servizio che non appare pienamente in linea con gli obiettivi di piena liberalizzazione del mercato elettrico".

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