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Autunno al buio, anche la Francia si prepara al razionamento

where Parigi (Francia) when Mar, 06/09/2022 who roberto

L’annuncio della premier Elisabeth Borne sulla necessità del risparmio energetico di cittadini e aziende

La Francia, prima produttrice eliseo.jpgdi energia nucleare in Europa, rischia di conoscere un inverno con razionamenti dell’elettricità. L’annuncio è arrivato direttamente dalla premier francese, Elisabeth Borne, che davanti alla Confindustria d'Oltralpe ha detto: "Purtroppo, dobbiamo prepararci al razionamento dell'elettricità alle imprese".

Dobbiamo prepararci
La premier ha chiesto a tutte le imprese di preparare, a settembre, "un piano di moderazione" e ha dato appuntamento a tutti per l'inizio di ottobre per "conoscere i diversi scenari” e considerare "i rischi di razionamento". "Se dobbiamo arrivare al razionamento”, ha detto, “le imprese sarebbero le prime colpite, e purtroppo dobbiamo prepararci". Di fronte al rischio di penuria di energia per il prossimo inverno - causato dai prezzi alle stelle del gas e dalla paura che la Russia possa chiudere all’improvviso i rubinetti - la premier Borne ha lanciato un appello ai francesi a diminuire il consumo energetico: "Abbiamo soltanto una strada, abbassare il consumo di energia. Se non lo facciamo potrebbero esserci improvvise sospensioni nell'erogazione di gas, da un giorno all'altro, con gravi conseguenze economiche e sociali". Insomma, sia i cittadini sia le aziende francesi rischiano di dover far fronte al razionamento dell’energia elettrica. Ma come può succedere in un Paese che conta 56 reattori nucleari e produce oltre la metà dell’elettricità derivante dall’atomo di tutta l’Unione? Il problema risiede nella condizione e manutenzione degli impianti.

I 30 reattori spenti
Attualmente, 30 dei 56 reattori nucleari in Francia sono infatti fermi: 12 per problemi di corrosione, altri 18 per manutenzioni programmate fra il 2022 e il 2025. L'Autorità per la Sicurezza Nucleare ha approvato l'operato del gruppo Edf, che gestisce le centrali, aggiungendo tuttavia che in alcuni casi, come quello del reattore 2 della centrale di Belleville, bisogna accelerare le operazioni per un ritorno al  funzionamento, previsto al momento nel 2024.

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