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​Calenda: il boom dei costi di dispacciamento in bolletta è un fatto grave

where Roma when Lun, 11/07/2016 who redazione

Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico, specificando di aver già chiesto informazioni ad Autorità e Terna. Il M5S chiede un’inchiesta

carlo-calenda.jpg“Confermo che negli ultimi 2-3 mesi c'è stato un incremento dei costi di dispacciamento. È un fatto molto grave, su cui il ministero ha chiesto elementi informativi sia a Terna che all'Autorità per l'energia, ricevendo le prime risposte”. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, rispondendo alle domande poste nel corso del question time alla Camera in merito all'aumento dei costi per le bollette di luce e gas.

“L'Autorità per l'energia sta verificando l'aumento del prezzo dell'elettricità scattato dal primo luglio - spiega il ministro - e lo farà coordinandosi con l'Antitrust. All'Autorità spetta il compito di sanzionare e individuare comportamenti anomali e ristabilire la trasparenza del mercato”.

Il Movimento 5 Stelle ha chiesto invano un’indagine conoscitiva interna alla Commissione Industria del Senato per capire le vere cause dell’improvvisa impennata. La richiesta è stata infatti respinta. Gianni Girotto ricorda che “nel solo mese di aprile i big dell’energia si sono intascati 230 milioni di euro in più per i servizi di dispacciamento, e 60 milioni di euro extra dovuti alle speculazioni dei traders, per un totale di 300 milioni di euro a danno dei consumatori - prosegue -. Il trend è costante anche per maggio e giugno.

Per il deputato della Lega Nord Filippo Busin si tratta di “una speculazione vergognosa dei produttori nei confronti di tutti i cittadini. Siamo di fronte al classico scandalo all'italiana, in cui i profitti vengono privatizzati e le perdite spalmate sui cittadini, sui meno abbienti e sulle aziende che avrebbero bisogno di stimoli per la ripresa. Mi domando dove sia il governo che dovrebbe tutelare gli interessi di tutti i cittadini, che invece si vedranno costretti a pagare la vergogna di queste speculazioni”.

Il Codacons ha invece presentato un esposto a 104 Procure della Repubblica di tutta Italia affinché indaghino per il reato di aggiotaggio. “Vogliamo conoscere - ha fatto sapere l’associazione consumatori - i nomi dei grossisti dell’energia che hanno attuato pratiche anomale a danno dei consumatori, e in tal senso chiederemo con una istanza d’accesso all’Autorità di fornirci i dettagli circa i soggetti coinvolti nel fenomeno. A 104 Procure chiediamo invece oggi di acquisire i dati dell’authority e procedere per il reato di aggiotaggio, valutando la sussistenza di comportamenti speculativi sul mercato dell’energia tesi a determinare aumenti tariffari e, conseguentemente, aggravi di spesa per gli utenti”.

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Il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda
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