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​Cantone dei grigioni, Repower deve abbandonare il progetto di Saline Joniche

where Roma when Lun, 02/12/2013 who redazione

Per Greenpeace, Legambiente e Wwf, nessun altra azienda deve raccogliere il testimone

Il Governo del Cantone dei Grigioni, azionista di maggioranza di Repower, ha deciso che l’azienda energetica grigionese deve uscire dal progetto di costruzione di una nuova centrale a carbone a Saline Joniche. La decisione segue il referendum popolare del 22 settembre 2013, quando la popolazione grigionese si è detta contraria agli investimenti di Repower nel carbone. Secondo quanto riportato dal sito del governo cantonale, “il Governo si aspetta da Repower Ag che in futuro non partecipi più a società con centrali a carbone. Allo stesso modo l’impresa deve abbandonare in modo ordinato e vincolante il progetto concreto di centrale a carbone di Saline Joniche, in Calabria. Secondo il Governo, gli sforzi in questo senso devono essere affrontati in modo rapido e serio, così da attuare la volontà popolare espressa”.
Greenpeace, Legambiente e Wwf Italia si aspettano che i vertici della società svizzera rispettino immediatamente il mandato dell'azionista di maggioranza abbandonando il progetto. “La centrale di Saline Joniche è un assurdo di per sé - fanno sapere le tre associazioni in una nota congiunta - un progetto che con sprezzo del ridicolo è stato definito da Repower sostenibile e pulito. Ora il tempo delle chiacchiere e delle mistificazioni è finito: non c'è più una sola ragione per trascinare avanti un progetto che è stato ormai dichiarato morto”.
Le tre associazioni si augurano che a nessun'altra azienda venga in mente di raccogliere il testimone da Repower e di portare avanti il progetto e ricordano poi che oltre alla Svizzera, anche la Regione Calabria non prevede nessuno spazio per il carbone nella sua strategia energetica e auspicano che questo possa segnare il rilancio dell'area Grecanica verso un futuro sostenibile fatto di efficienza energetica, energia rinnovabile e un'economia basata sul turismo di  qualità e la coltivazione delle proprie eccellenze territoriali.
 
 

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