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Cavriani (Ego): l'aggregazione è un'opportunità per i proprietari di impianti di energia distribuita

where Milano when Mar, 19/12/2017 who roberto

Con il nuovo Mercato dei Servizi di Dispacciamento si aprono prospettive di guadagno per i titolari di impianti medio-piccoli che possono vendere le proprie eccedenze di produzione servendosi dei servizi di un soggetto aggregatore abilitato

L’apertura del nuovo Mercato dei stefano-cavriani.pngServizi di Dispacciamento MSD, prevista dalla Delibera 300/2017 dell'Autorità per l'energia, offre nuove opportunità di guadagno per i titolari di impianti di produzione di energia elettrica non rilevanti (< 10 MVA), tipicamente gli impianti cogenerativi industriali in autoconsumo, che possono vendere l’energia prodotta in eccedenza alla rete elettrica nazionale attraverso l'intermediazione di un soggetto terzo, che svolge la funzione di aggregatore di offerta.
Ne parliamo con Stefano Cavriani (nella foto), socio fondatore del Gruppo Ego (ex Olimpia), che da quasi 15 anni opera nel trading di energia occupandosi di monitoraggio degli impianti, analisi dei dati, gestione del rischio, analisi predittive.

Ci spiega innanzitutto in cosa consiste il ruolo e la funzione di un "aggregatore"?
Un aggregatore mette a disposizione un’infrastruttura hardware e software in grado di gestire la componente “fisica”, quindi aggregare la disponibilità di energia di diversi impianti, e la componente “di mercato” che deve gestire la “vendita dell’energia”. Le due componenti devono essere sincronizzate e lavorare “in tempo reale”. La componente fisica è quella più innovativa e delicata, ed è costituita da un “concentratore”, che deve aggregare la produzione di diversi impianti, e da apparati periferici (UPMG, Unità Periferica di Monitoraggio Generazione), installati presso gli impianti di produzione.

Quanti impianti gestite e di che potenza stiamo parlando?
Ad oggi il Gruppo Ego gestisce circa 1.500 unità di produzione per un totale di oltre 3.000 MW di potenza. Per l’80% si tratta di energia da fonti rinnovabili, il restante 20% è costituito da impianti di cogenerazione. Una delle più recenti acquisizioni è il P.P.A. (power purchase agreement ndr) di due anni e mezzo con la centrale fotovoltaica di Montalto di Castro, salita agli onori della cronaca qualche mese fa per essere la prima centrale fv costruita in Italia in grid parity, senza incentivi (5 impianti per complessivi 63 MW).

Si parla molto dell'opportunità offerta dal mercato dei servizi di dispacciamento, ora regolato dall'Autorità. Ma per le rinnovabili i tempi non sembrano ancora maturi.
Noi, come Gruppo Ego, siamo nel progetto pilota di Terna per la qualificazione degli impianti che intendono partecipare al nuovo Mercato dei Servizi di Dispacciamento con due reti UVAP (Unità Virtuale Aggregata di Produzione), che si trovano nell'Italia settentrionale. Le due reti aggregano impianti di teleriscaldamento alimentati da un cogeneratore per un totale di 45 MW; a regime saranno aggregati tutti gli impianti programmabili in grado di offrire una flessibilità di produzione come quelli termoelettrici e di cogenerazione in ambito industriale. Ma siamo pronti anche per le UVAP alimentate da fonti rinnovabili.

Quali sono i vantaggi per i titolari di impianti di produzione elettrica non rilevanti?
La delibera dell'Autorità permette a questa tipologia di impianti di partecipare al mercato dei servizi di dispacciamento (MSD), ma solo in forma aggregata. Per i titolari si tratta dunque di sfruttare un'opportunità di guadagno attraverso la vendita della propria produzione, servendosi dei servizi di un soggetto aggregatore abilitato. Il tutto senza dover sostenere investimenti particolari, e senza alcuna modifica all’impianto di produzione. La vendita della propria produzione (totale o in eccedenza) sul mercato libero a trader specializzati consente senz’altro di massimizzare il risultato economico, e sempre di più sarà necessario, per estrarre valore, saper combinare l’esperienza di “mercato” con competenze e infrastrutture tecnologiche.

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stefano_cavriani
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