torna alla home
Visitaci anche su:

Notiziario ambiente energia on-line dal 1999

​Consumi elettrici in calo anche nel 2013, - 3,4%

where Roma when Lun, 13/01/2014 who michele

Si tratta della riduzione più consistente dal 2000, dopo quella del 2009. per quanto riguarda la produzione, crescono idroelettrico (+21,4%), fotovoltaico (+18,9%), eolico (+11,6%) e geotermico (+1,0%); in calo il termoelettrico (-12,0%)

Per il secondo anno consecutivo la domanda di elettricità in Italia registra il segno meno. I primi dati provvisori elaborati da Terna sul fabbisogno di energia elettrica nell'anno appena concluso fanno segnare una flessione del 3,4% rispetto al 2012, che a sua volta aveva chiuso con un calo dell'1,9% sul 2011. In termini generali, si tratta del calo più consistente da inizio secolo dopo quello del 2009, quando il decremento sull'anno precedente fu pari al 5,7%. Lo rende noto Terna in un comunicato.
Il totale dell'energia richiesta in Italia nel 2013 ammonta a 317,1 miliardi di kilowattora. A parità di calendario, la diminuzione è del 3,1%, in considerazione del fatto che il 2012 ha avuto un giorno lavorativo in più perché bisestile. A livello territoriale le  flessioni più consistenti si registrano in Sardegna (-16,4%) e nella  macro-area del Nord-Ovest (-7,8%) che include Liguria, Piemonte e Valle d'Aosta. Secondo le prime stime, nel 2013 la domanda di elettricità è stata soddisfatta per l'86,7% con produzione nazionale (di cui 56,8% termoelettrica, 16,5% idroelettrica, 1,7% geotermica, 4,7% eolica e 7,0% fotovoltaica) e per la quota restante (13,3%) dal saldo dell'energia scambiata con l'estero. La produzione nazionale netta (277,4 miliardi di kWh) è in diminuzione del 3,6% rispetto al 2012. In aumento le fonti di produzione idroelettrica (+21,4%), fotovoltaica (+18,9%), eolica (+11,6%) e geotermica (+1,0%); in calo invece la fonte termoelettrica (-12,0%).
Per quanto riguarda il mese di dicembre 2013, la quantità di elettricità richiesta in Italia, pari a 26,1 miliardi di kWh, ha fatto registrare una flessione del 2,2% rispetto alo stesso mese dello scorso anno. Depurata dagli effetti di temperatura e calendario, la variazione della domanda elettrica di dicembre 2013 diventa tuttavia -2%. Rispetto al corrispondente mese di dicembre del 2012, si è infatti avuto un giorno lavorativo in più (20 vs 19) e una  temperatura media mensile di circa un grado e mezzo superiore.
I 26,1 miliardi di kWh richiesti a dicembre 2013 sono distribuiti per il 45,5% al Nord, per il 29,0% al Centro e per il 25,5% al Sud. A livello territoriale, la variazione della domanda di energia elettrica di dicembre 2013 è risultata ovunque negativa: -2,5% al Nord, -1,8% al Centro e -2,1% al Sud. A dicembre 2013 la domanda di elettricità è stata soddisfatta per l'86,3% con produzione nazionale (-1,8% della produzione netta rispetto a dicembre 2012) e per la quota restante (13,7%) dal saldo dell'energia scambiata con l'estero (-5% rispetto a dicembre 2012). La produzione nazionale netta (22,7 mld di kWh) è calata  dell'1,8% rispetto a dicembre 2012. In particolare, è ancora in  crescita la fonte di produzione fotovoltaica (+27,1%), mentre risulta in flessione la fonte eolica (-36,9%). Sostanzialmente invariate le fonti idrica e termica. In termini congiunturali, la variazione destagionalizzata della domanda elettrica di dicembre 2013 rispetto al mese precedente (novembre 2013) è risultata nulla. Il profilo del trend si mantiene su un andamento negativo.
 
 

immagini
Traliccio di rete di trasmissione elettrica
leggi anche: