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La Croazia attende con ansia il via libera europeo alla centrale a carbone in Istria

where Zagabria (Croazia) when Lun, 07/09/2015 who michele

All’Europa non piace che Hep abbia l'obbligo di comperare la metà dell'energia elettrica prodotta dall’impianto in cambio dell'investimento giapponese

centralefianona.jpgNubi all’orizzonte per il progetto della nuova centrale termoelettrica a carbone Fianona 3 da 500 MW, nonostante la vittoria dell'azienda elettrica di stato Hep e del governo nelle battaglie giuridiche contro gli ambientalisti in materia di inquinamento e di rispetto del piano di sviluppo territoriale dell'Istria. La notizia è stata data  da Il Piccolo.
Destano la preoccupazione delle parti in causa i continui rinvii della firma di contratto di partenariato tra la Hep e la compagnia giapponese Marubeni, scelta tramite un concorso internazionale al quale aveva partecipato senza successo anche l'italiana Edison. Inizialmente, il contratto PPA (Power Purchase Agreement) avrebbe dovuto essere firmato entro l’aprile di quest'anno, poi sono subentrati altri intoppi e ora il termine ultimo per la firma è il mese di settembre in corso.
Obbligo di acquisto di Hep - Ad oggi, in effetti, Zagabria attende il disco verde, o meglio la valutazione della Direzione per la competizione di mercato, sulla conformità del contratto in parola con le norme comunitarie. Da fonti ufficiose sembrerebbe che non piacciano molto gli articoli secondo cui la Hep avrebbe l'obbligo di comperare la metà dell'energia elettrica prodotta dalla nuova centrale in cambio dell'investimento giapponese di un miliardo di euro per la sua costruzione. In questo modo, secondo Bruxelles, verrebbe violata la competizione di mercato, in quanto la quota di corrente elettrica in parola sarebbe riservata esclusivamente alla Hep a un prezzo fisso, superiore a quello di mercato. Inoltre, l'acquisto garantito di energia elettrica potrebbe venir inteso come incentivo statale a una compagnia privata, la Marubeni appunto. E forse, dicono i maligni, la Hep non avrebbe più la necessità di acquistare energia elettrica da altri produttori nell'Unione europea, come per esempio dalla Germania, dove sono in funzione numerose centrali alimentate da fonti energetiche rinnovabili. Il rischio è che ora da Bruxelles neghi l’ok per quello che viene definito il maggiore investimento nella storia recente della Croazia indipendente.

immagini
Ccentrale termoelettrica a carbone Fianona
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