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Dispacciamento, l’Antitrust non multa Enel, che però accetta un tetto ai ricavi

where Roma when Mar, 09/05/2017 who roberto

Gli impegni assunti porteranno a una riduzione di costi per Terna pari a 507 milioni di euro. Chiuso il procedimento anche contro Sorgenia

L'Antitrust ha chiuso senza sanzioni i procedimenti contro Enel e Sorgenia avviatibollettaenel.jpg nell'ottobre scorso su segnalazione dell'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico in merito a prezzi eccessivi che Enel e Sorgenia avrebbero applicato nella vendita a Terna dei servizi di dispacciamento. In particolare, secondo l'Autorità per l'energia elettrica, il gas ed il sistema idrico, Enel e Sorgenia, approfittando dell'esistenza di vincoli della rete di trasmissione di energia elettrica nella zona di Brindisi, avrebbero fatto leva sulla possibile posizione di controparte commerciale obbligatoria del gestore della rete Terna per imporre a quest'ultima prezzi eccessivi, che si riversavano immediatamente in bolletta attraverso un incremento del cosiddetto uplift, ovvero della voce che serve a remunerare i costi sostenuti dalla stessa Terna. 
L’Agcm ha ritenuto di chiudere le due istruttorie senza comminare sanzioni, ma ha deciso di imporre una serie di impegni nei confronti di Enel che - afferma l'Antitrust - "consentono un importante contenimento dei costi sostenuti da Terna nell'acquisto dei servizi di dispacciamento". Per ottemperare quanto previsto, "Enel si è autoimposta, per gli anni 2017, 2018 e 2019, un limite massimo alla redditività del proprio impianto di produzione di energia elettrica di Brindisi Sud". 
Il beneficio degli impegni assunti da Enel si rifletterà sulle bollette di famiglie e imprese: infatti la riduzione dei costi per Terna eviteranno rincari valutati in 507 milioni di euro. Attraverso ulteriori impegni presi da Enel relativi ai propri comportamenti di offerta sul mercato all'ingrosso, il colosso energetico ha notevolmente circoscritto la possibilità che Terna debba acquistare servizi di dispacciamento, eventualmente a prezzi elevati, anche dagli altri operatori presenti nell'area di Brindisi, quali Sorgenia. A questo punto anche il procedimento di Sorgenia è stato chiuso rilevando l'assenza dei presupposti di legge per intervenire nei suoi confronti. 

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