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Dopo gli stress test, la sicurezza nucleare diventerà legge in Europa

where Roma when Mer, 18/07/2012 who roberto

Lo ha detto nel corso di un seminario Ispra il rappresentante della Commissione, Massimo Garribba.  Nonostante lo stop all’atomo, per l’Italia il rischio più vicino è la centrale di Muehleberg, in Svizzera, che si trova a soli 98 km dal confine

I criteri e le raccomandazioni emersi dagli stress test condotti sugli impianti europei dopo Fukushima potrebbero diventare materia di legge in Europa. Lo ha detto il rappresentante della Commissione europea, Massimo Garribba, nel corso del suo intervento al seminario organizzato a Roma dall’Ispra. “Ora – ha sottolineato Garribba – è importante concentrarsi sull’uso di questi risultati affinché le raccomandazioni emerse possano comportare un miglioramento degli impianti”. La Commissione europea ha riconosciuto l’eccezionalità del lavoro svolto dagli Stati membri nell’attività di revisione sulla sicurezza degli impianti dopo l’incidente di Fukushima del marzo del 2011. L’Ispra, in qualità di Autorità di sicurezza nucleare nazionale, ha partecipato a questo processo con gli esperti del dipartimento nucleare che hanno preso parte sia alle attività di carattere orizzontale di revisione dei Rapporti nazionali di 15 stati membri e di Svizzera e Ucraina, paesi volontari, che alle attività verticali connesse alle visite ad impianti selezionati dei vari paesi (come Slovenia, Slovacchia e Ucraina). Ai Rapporti nazionali hanno partecipato anche 80 esperti rappresentanti 24 Stati europei e la Commissione.
Per l'Italia, nonostante lo stop definitivo al nucleare, il rischio rimane sempre a soli 100 chilometri di distanza, ovvero lo spazio che ci separa dalla prima centrale oltre confine, in Svizzera. Secondo l'Ispra, l'Italia è comunque esposta a “problemi seri” in caso di incidente nucleare a uno degli impianti vicini al confine. Le distanze minime degli impianti nucleari esteri dal confine italiano sono infatti pari “all'ordine di grandezza della distanza di Fukushima da Tokio: non particolarmente ridotte, ma tali da poter creare problemi, anche seri'' in caso di ''incidente grave e condizione meteorologica sfavorevole”.
I Paesi al di là delle Alpi che possono dar luogo a timori per l'Italia sono: Svizzera (cinque unità), Slovenia (una unità) e Francia (58 unità). L'impianto più vicino all'Italia è appunto quello da 320 MW di Muehleberg, in Svizzera - in esercizio dal 1971 – che sta a 98 km dal confine italiano. In Slovenia, l'impianto di Krsko è relativamente di piccola taglia, 600 MWe la zona in cui sorge è il bacino della Sava, il fiume che confluisce nel Danubio a Belgrado, a circa 130 km dal confine italiano.

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