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​Elettrodotto Udine-Redipuglia, attesa di sette comuni per il ricorso al Consiglio di Stato

where Udine when Lun, 12/01/2015 who michele

Per il 13 gennaio è convocata l’udienza preliminare al Consiglio di Stato. I ricorrenti ritengono che, a causa dell’irreversibilità delle opere ad alto impatto ambientale in questi mesi, ci debba essere uno stop ai lavori

Nuovo capitolo giudiziario della vicenda dell’elettrodotto da 380 kV “Udine Ovest-Redipuglia”. I sette Comuni che già avevano fatto ricorso al Tar (vale a dire quelli di Palmanova, Mortegliano, San Vito al Torre, Trivignano Udinese, Lestizza, Basiliano e Pavia di Udine) si sono appellati al Consiglio di Stato. E con loro anche alcuni dei privati cittadini che, dopo la sentenza del Tar del Lazio (che ad aprile aveva dato ragione a Terna) avevano deciso, con il coordinamento del Comitato per la Vita del Friuli Rurale, di procedere nell’azione legale.

Ed è proprio il portavoce del comitato, Aldevis Tibaldi, che spiega cosa potrebbe accadere a Palazzo Spada martedì. “Per il 13 gennaio è convocata l’udienza preliminare al Consiglio di Stato. Il legale avvocato Matteo Ceruti del foro di Rovigo-Ferrara presenterà, per conto dei Comuni, l’istanza di sospensione dei lavori. Si ritiene infatti necessario che, a causa dell’irreversibilità delle opere ad alto impatto ambientale che stanno precedendo in questi mesi, ci debba essere uno stop ai lavori”.

Tibaldi precisa che, a questo punto, potrebbero configurarsi due diversi scenari. “Il Consiglio di Stato, riunito in camera di consiglio, potrebbe - precisa il portavoce del comitato - decidere di accogliere o respingere le motivazioni che portano i Comuni a chiedere la sospensiva, pronunciandosi entro pochi giorni. Ma si potrebbe, invece, avviare una contrattazione con la controparte e i magistrati per poter avere, in tempi brevi, un giudizio nel merito delle questioni sollevate nel ricorso, abbreviando di fatto i tempi solitamente piuttosto lunghi per il pronunciamento del Consiglio di Stato”.

Nel frattempo sono in corso altri tentativi di fermare l’opera. Un privato cittadino ha appena depositato un ricorso al presidente della Repubblica sulla questione degli espropri e delle modalità con le quali essi vengono eseguiti. In attesa di risposta è anche l’esposto alla procura di Gorizia, presentato dal comitato, in merito alla parte del progetto dell’elettrodotto, relativa all’attraversamento dell’Isonzo.
 
 

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