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Energy release. GME, completamente assegnata l’energia da rinnovabili ai clienti prioritari

where Roma when Mar, 17/01/2023 who roberto

Assegnata la quota agli oltre 1.400 clienti tra industriale e interrompibili

L’energia da fonti rinnovabili energy-release.jpgdisponibile per l’assegnazione ai clienti finali “prioritari” (industriali, interrompibili PMI ed utenti delle isole Sardegna e Sicilia), comunicata lo scorso 20 ottobre, è stata interamente assegnata. Lo rende noto il Gestore dei Mercati Energetici - GME - , che ha comunicato gli esiti della procedura per l’assegnazione dell’energia elettrica nella disponibilità del GSE, prodotta da impianti a fonti rinnovabili che beneficiano di tariffe onnicomprensive, Ritiro dedicato o Scambio sul posto e che non rientrano nel perimetro della norma extra profitti.

 
I numeri
In esito alla procedura, è stato quindi allocato un quantitativo pari a 16.024.960 MWh/anno a 1.420 clienti finali prioritari. I clienti assegnatari sottoscriveranno con il GSE, come previsto dal suddetto decreto, contratti triennali a termine a due vie ad un prezzo di allocazione pari a 210 €/MWh.
 
Le critiche
Sullo strumento, tuttavia, arrivano anche delle critiche. "Il modello di energy release, con il quale è stato adottato un meccanismo per la vendita, tramite il Gse, di energia a prezzo calmierato prodotta da fonti rinnovabili a clienti finali industriali, risulta ad oggi molto depotenziato rispetto a quelli che erano i suoi obiettivi. Lo dichiara in una nota Maurizio Casasco, deputato di Forza Italia e presidente emerito di Confapi.
Il decreto prefigurato, con gli emendamenti presentati a marzo e ad aprile 2022, si proponeva di assicurare alle imprese energivore o ad alta intensità di energia una quota importante, nella disponibilità del Gse, di energia elettrica da fonte rinnovabile al prezzo super-calmierato di 40 euro/MWh, prendendo ad esempio il modello francese, in cui si assicurava una quota dell’energia prodotta dalle centrali nucleari".
In questi giorni, rileva, "è stata conclusa l’asta per l’assegnazione di 16 terawattora, nella quale tutta la disponibilità pare sia stata assegnata, pur non partecipando tutti i soggetti che si erano dichiarati interessati. Il contratto Gse contiene inoltre diversi aspetti problematici. Il primo è il prezzo di 210 euro/MWh che, sia pure con possibilità di scendere fino a 180 euro/MWh, risulta troppo alto a fronte dei prezzi attuali di mercato, fluttuanti anche molto al di sotto di quest’ultima cifra. Il secondo è la previsione di restituzione al Gse della differenza di prezzo da parte dell’assegnatario nel caso (molto probabile) in cui il Prezzo Unico Nazionale (Pun) sia inferiore a 210 euro/MWh con contratti differenziali simmetrici".

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