E.on chiude bene il 2018, utile netto in crescita
L’EBIT rettificato si è attestato a €3 miliardi e l’utile netto rettificato a €1,5 miliardi, nella fascia più alta del range previsto. La preparazione all’integrazione con innogy procede secondo i tempi previsti
E.On ha chiuso i conti 2018. Come previsto, nel 2018 l’EBIT rettificato di 3 miliardi di euro è solo leggermente inferiore (di €85 milioni) ai €3,1 miliardi dell’anno precedente, attestandosi nella fascia più alta del range previsto. Grazie a un calo degli interessi passivi e delle tasse, l’utile netto rettificato raggiunto di €1,5 miliardi è invece leggermente superiore (di €100 milioni), a quello di €1,4 miliardi del 2017, collocandosi quindi anche in questo caso nella fascia più alta del range previsto.
“E.ON fa il suo ingresso nel nuovo anno finanziario con una solida profittabilità e con ottimismo” commenta il CEO Johannes Teyssen in occasione della presentazione dei risultati annuali del Gruppo relativi al 2018. Ha poi aggiunto: “riuscire a portare avanti la complessa preparazione per l’acquisizione di innogy e contemporaneamente conseguire un’ottima performance nel core business non era affatto scontato. Questo importante risultato è stato possibile solo grazie ai nostri straordinari dipendenti. Sono molto fiero del forte orientamento al risultato che caratterizza la nostra azienda”.
“Il 2018 è stato un altro anno positivo” aggiunge il CFO Marc Spieker, sottolineando come i miglioramenti nei segmenti di business principali siano stati il principale fattore di profittabilità. “Le nostre attività procedono bene e offrono risultati solidi, sia per i nostri clienti sia per i nostri azionisti. Abbiamo ottenuto una performance operativa e finanziaria straordinaria per il terzo anno consecutivo e proseguiremo questo trend positivo anche quest’anno”. E.ON ha sistematicamente ridotto il proprio indebitamento netto: dai €26,3 miliardi del 2016 ai €19,2 miliardi del 2017 fino ai €16,6 miliardi del 2018. "Questo ci consente di avviare la pianificata acquisizione di innogy con un bilancio solido e robusto", ha detto Spieker.
Nel 2018 gli investimenti di E.ON sono cresciuti del 6%, attestandosi a €3,5 miliardi dai €3,3 miliardi del 2017. In particolare, gli investimenti sulle reti energetiche sono cresciuti nettamente su base annuale. L’azienda intende mantenere elevati investimenti anche nelle soluzioni per i clienti, con un focus sulla modernizzazione e sulla crescita nei segmenti del riscaldamento e della generazione distribuita. Nel 2019 E.ON prevede di conseguire un EBIT rettificato compreso tra €2,9 e €3,1 miliardi di euro, mentre l’utile netto rettificato dovrebbe attestarsi tra 1,4 e 1,6 miliardi di euro. Si prevede anche un’ulteriore crescita del dividendo per azione, che dopo i €0,30 del 2017 e i €0,43 del 2018 sarà aumentato a €0,46 nel 2019.
Tutti i passaggi previsti dell’acquisizione di innogy restano nei tempi previsti. La richiesta di autorizzazione alla Commissione Europea nel gennaio scorso ha segnato un importante traguardo per E.ON. L’apertura di un’investigazione approfondita era stata prevista alla luce della complessità dell’operazione. “Anche questa era in linea con i nostri piani. Siamo fiduciosi di ottenere tutte le approvazioni necessarie nella seconda metà dell’anno” spiega Teyssen. Nel mentre, E.ON ha preso una serie di decisioni riguardo alla nuova organizzazione: l’azienda manterrà il nome E.ON, la Sede rimarrà a Essen e la struttura aziendale sarà orientata alla vicinanza ai clienti.