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Flamanville, addio. Costi e ritardi spingono l’Enel all’abbandono del nucleare di nuova generazione

where Roma when Lun, 10/12/2012 who redazione

La centrale Epr francese sarà pronta tra almeno quattro anni e costerà 5 miliardi in più di quelli preventivati. All’azienda italiana verranno restituiti gli oltre 600 milioni già investiti

Enel mette fine alla sua avventura nell'energia nucleare in Francia. Troppo cari i costi di costruzione dell'impianto di Flamanville, lievitati dai 3,3 miliardi iniziali agli 8,5 annunciati in settimana da Edf.
Così, con una nota diffusa a mercati chiusi, il gruppo italiano ha annunciato la rescissione del proprio accordo di collaborazione con la compagnia transalpina per progetto di costruzione del reattore Epr di terza generazione di Flamanville e per gli altri cinque impianti analoghi che si dovrebbero costruire Oltralpe. In seguito alla chiusura dell'accordo, precisano le due società in due note, Edf rimborserà a Enel l'intero ammontare del suo investimento, pari a 613 milioni di euro più interessi, ma “come controparte, recupererà tutti i diritti nel progetto, compreso l'insieme dei proventi a venire dalla commercializzazione dell'elettricità”. 
L'intesa prevedeva tra l’altro la possibilità per Enel di partecipare, con una quota compresa tra il 30% ed il 40% a 4-5 nuove centrali a ciclo combinato, per una potenza totale di circa 1.400 MW. Il cambio di strategia della politica industriale in Francia e anche la riduzione dei consumi elettrici dovuta alla crisi hanno reso meno allettante anche questo impegno, aprendo la strada al recesso.
La decisione di Enel ha una duplice motivazione. Da un lato, i ritardi e gli aumenti dei costi dell'Epr di Flamanville, l'ultimo dei quali, da 2 miliardi di euro, è stato annunciato da Edf
nei giorni scorsi. Dall'altro, la diminuzione dell'interesse strategico della collaborazione, dopo il naufragio dei piani di un futuro ritorno dell'energia nucleare in Italia.
Ciononostante, precisa ancora Enel, “il rapporto con Edf proseguirà sulla base dello spirito di reciproca e positiva collaborazione, che da sempre ha caratterizzato le relazioni tra
i due gruppi”. Il colosso francese ha comunque confermato la data di entrata in esercizio per il 2016, quattro anni dopo il termine previsto in origine. Costruito da Areva e operato dalla stessa Edf, quello di Flamanville è uno dei quattro European Pressurised Reactor in costruzione nel mondo, incluso quello di Olkiluoto in Finlandia, la cui entrata in funzione è stata più volte posticipata. Gli altri due sono in fase di realizzazione a Taishan, nella Cina sudorientale.

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