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​Gme, domanda di energia ancora depressa a gennaio. Il Pun segna il minimo storico

where Milano when Lun, 03/03/2014 who michele

Le vendite di energia elettrica da unità di produzione nazionale scendono a 20,3 milioni di MWh, con una riduzione del 3,4% su base annua. Le rinnovabili segnano una consistente crescita su base annua (+14,5%), sostenuta soprattutto dalla fonte idraulica (+22,1%) e solare (+34,4%)

Il 2014 si apre con una domanda di energia elettrica ancora depressa e in calo, con gli scambi nel Mercato del Giorno Prima (33.275 MWh e di orari) mai così bassi a gennaio. È quanto emerge dai dati del Gme. Con le importazioni  di energia dall'estero, ferme pressappoco sui livelli degli anni precedenti, non pare arrestarsi la caduta degli acquisti e delle vendite nazionali, ad eccezione, per queste ultime, degli impianti a fonte rinnovabile che continuano ad esibire  tassi di crescita in doppia cifra.
La liquidità del mercato,  pressoché stabile negli ultimi sei mesi, cede però 12,1 punti percentuali su gennaio 2013, attestandosi a 63,0%. Il prezzo di acquisto dell'energia nella borsa elettrica (PUN), in calo sia rispetto a dicembre che su base annua, segna un minimo assoluto per il mese di gennaio a quota 59,27 euro/MWh. I prezzi di vendita zonali evidenziano una sostanziale convergenza ad eccezione della Sicilia che conferma lo spread con le altre zone.
Nel Mercato a Termine dell'energia elettrica, in calo i prezzi dell'Annuale 2015 e dei prodotti con consegna più  ravvicinata. Gli acquisti  nazionali di energia elettrica segnano l'ennesimo calo  tendenziale (il diciassettesimo) scendendo a 24,4 milioni di  MWh (-2,5%). A livello zonale pressochè stabili gli acquisti del Nord e della Sardegna, in controtendenza al Sud (+6,0%).
In flessione anche gli acquisti sulle zone estere, pari a 313mila MWh (-22,8%). Le vendite di energia elettrica da unità  di produzione nazionale scendono a 20,3 milioni di MWh, con una riduzione del 3,4% su base annua. A livello zonale, in evidenza il Centro Sud (-14,5%) e le due isole; in  controtendenza ancora il Sud (+4,8%) assieme al Centro Nord (+0,8%). In linea con gennaio 2013 le importazioni, pari a 4,5 milioni di MWh (-0,2%).
Le vendite da impianti a fonte rinnovabile segnano una consistente crescita su base annua (+ 14,5%), sostenuta soprattutto dalla fonte idraulica (+22,1%) e solare (+34,4%). In flessione, invece, le vendite da impianti a fonte tradizionale e in particolare da impianti a gas e a carbone. Pertanto, la quota delle vendite da impianti a fonte rinnovabile sale al 34,2% (28,9% a gennaio 2013), mentre quella da impianti a gas scende sotto i 40 p.p. (45,6% un anno fa); in lieve calo anche la quota degli impianti a carbone (11,1%; -1,6 punti percentuali).
Quanto poi al market coupling Italia-Slovenia a gennaio è stato allocato, mediamente ogni ora, una capacità di 515 MWh (497 MWh nello stesso mese del 2013). Il flusso di energia è stato in import nel 99,2% delle ore (il 99,6% un anno fa). Il delta prezzo tra la zona Nord di IPEX e la borsa slovena BSP, pari a 15,23 euro/MWh si è ridotto rispetto ai 16,14 euro/MWh di  gennaio 2013, mentre la rendita generata, pari a 5,55 milioni di euro, è aumentata dell'1,7%. La capacità disponibile in  import (NTC) è aumentata del 3,6% rispetto a gennaio 2013. Il 97,0% della capacità è stata allocata tramite il meccanismo del market coupling (97,1% nel 2013); solo il 3,0% non è stata utilizzata (1,8% un anno fa).
 
 

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