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La grande crisi - In Albania elettricità tagliata agli acquedotti morosi

where Tirana when Mar, 27/11/2012 who roberto

La società di distribuzione, controllata dal gruppo Cez, ha adottato provvedimenti senza precedenti. All’appello mancano circa 38 milioni di euro. La compagnia ceca ha fatto sapere che potrebbe ritirarsi dal Paese

Metà dell'Albania, da Nord al Sud, si ritrova senz'acqua dopo la decisione della società di distribuzione di energia controllata dal gruppo ceco Cez di tagliare le forniture di energia elettrica agli acquedotti che non hanno pagato le bollette.
La Cez lamenta un debito di circa 38 milioni di euro e in settimana ha annunciato pubblicamente l’esecuzione del provvedimento, che ha colpito più di mezzo milione di utenti.
Dura la reazione da parte del ministro dell'Interno Flamur Noka, il quale in una dichiarazione all'emittente tv A1 Report ha dichiarato che “gli acquedotti sono oggetti di particolare importanza” e che il mancato rifornimento di energia sarebbe un reato. Secondo alcuni media a Fier, nel sud del paese, un direttore della Cez sarebbe stato fermato.
In settimana il ministro ha convocato per consultazioni anche il procuratore generale della Repubblica Ina Rama e il Difensore Civico Igli Totozani; il ministero dell'Economia ha parlato di “un atto senza precedenti, che minaccia la sicurezza nazionale. “Noi prenderemo tutti i provvedimenti necessari contro i trasgressori della legge”, ha minacciato il vice ministro Sokol Dervishaj, ricordando che il debito della Cez nei confronti delle istituzioni albanese sarebbe più volte superiore di quelli che gli acquedotti hanno nei confronti della società. Il gruppo Cez ha acquistato nel 2009 la maggioranza delle azioni della società albanese di distribuzione di energia, ma da alcuni mesi si trova in conflitto con le autorità del paese delle aquile, che lo accusano di essere venuto meno ai termini del contratto. La Cez intanto ha annunciato che potrebbe ritirarsi dall'Albania.

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