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Gli italiani e le bollette: solo 1 su 10 le sa leggere (ma in tanti credono di saperlo fare)

where Milano when Mar, 11/07/2017 who roberto

Più del 50% della popolazione pensa che la liberalizzazione del mercato dell'energia porti a una riduzione dei costi. I risultati di una ricerca Estra - Lorien Consulting

Apriamo le bollette energetiche, ma non le sappiamo leggere. E solo il 12% bollette.jpgdegli italiani dice di essere in grado di farlo pur credendo nell’imminente avvio del libero mercato ma ancor di più nell'efficientamento energetico.
È la fotografia scattata da Estra, multiutility tra le prime in Italia nel settore dell'energia, nel corso di un'indagine condotta per conto dell'azienda toscana da Lorien Consulting, Istituto di Ricerca di Milano.
 
Dall'indagine emerge che il 59% degli italiani controlla le proprie bollette ogni volta che le riceve e che il 40% sa indicare l'importo esatto di quella della luce, mentre solo il 28% conosce i costi di quella del gas. Il 59% degli italiani si dichiara anche a conoscenza della differenza tra costi fissi (imposte) e costi variabili (valore unitario per utilizzo effettivo). Credere di sapere non è tuttavia sinonimo di conoscenza, tanto che, in realtà, gli intervistati che sanno effettivamente indicare una percentuale affine a quella corretta rappresentano solo il 12% della popolazione, circa un italiano su dieci.
I dati della ricerca evidenziano inoltre come il 66% della popolazione ritenga che il peso delle imposte sulle bollette debba essere ridotto, mentre il 14% degli italiani giudica il peso dei costi fissi inevitabile per il mantenimento del welfare nazionale.
 
In generale, per la riduzione dei costi fissi in bolletta si auspicano misure di efficientamento energetico (88%) - in particolare l'isolamento termico (49%), la sostituzione della caldaia (17%), l'installazione di pannelli fotovoltaici (16%), l'uso di elettrodomestici intelligenti (14%) - ma si distinguono anche i fiduciosi nel libero mercato (55%).

Il 63% degli italiani sa inoltre dell'esistenza del Bonus Energia da applicarsi in base al reddito ma, casualmente, chi non conosce tale strumento è proprio chi ha diritto ad usufruirne.
"Gas ed elettricità continuano a pesare sulle tasche di famiglie e imprese proprio a causa delle elevate imposizioni fiscali - ha sottolineato il Presidente di Estra, Francesco Macrì. - I costi fissi sono infatti in crescita dal 2008 e sono superiori alla media europea. Per questo lo Stato deve attuare una riduzione di tale tassazione partendo dall'eliminazione dell'IVA su imposte, accise e addizionali affinché i costi si riducano con benefici evidenti. La liberalizzazione del mercato dell'energia, da attuarsi alla data prevista dal Ddl Concorrenza, ovvero a partire dal 1° luglio 2019, è una strada utile se attuata in modo chiaro e trasparente. Il percorso di liberalizzazione avrà l'effetto di stimolare una maggiore concorrenza sia a livello di prezzo, che di qualità del servizio offerto, a patto che il consumatore sia posto al centro."

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