Mercato elettrico. Approvata la direttiva ma il cambio fornitore non sarà subito
Le regole sul cliente attivo. Tra i provvedimenti, l’aggiornamento della norma sulla condivisione dell’energia, le tutele per i vulnerabili e i requisiti di informazione per i consumatori. La norma sullo switch rapido previsto dal primo gennaio 2026 è stata rinviata a un più generico rinvio entro l’anno prossimo.
Il Consiglio dei Ministri
ha approvato tre decreti legislativi di adeguamento o attuazione della normativa nazionale a quella dell'Unione Europea, riguardanti il miglioramento dell'assetto del mercato dell'energia elettrica. Il decreto legislativo attua la direttiva (UE) 2024/1711, finalizzata a migliorare l'assetto del mercato dell'energia elettrica dell'Unione. Non ci sarà però la possibilità di cambiare fornitore di energia elettrica in 24 ore, facoltà che è stata rimandata: la novità prevista a partire dal 1° gennaio 2026 verrà attivata "entro" la fine del prossimo anno, anche se a questo punto non ci sono più certezze sulle tempistiche effettive.
Che cosa prevede
Il provvedimento mira a trasferire i benefici della transizione energetica e della crescente diffusione delle rinnovabili ai consumatori finali, siano essi privati cittadini o imprese.
Tra le principali novità introdotte figurano l'aggiornamento della definizione di “cliente attivo” per includere la condivisione dell'energia elettrica, la possibilità per i clienti di stipulare più contratti di fornitura e accordi di condivisione dell'energia, e l'introduzione di tutele per i clienti vulnerabili e in condizione di povertà energetica per prevenire l'interruzione della fornitura. Inoltre, si stabilisce il diritto per i consumatori di sottoscrivere contratti a prezzo fisso di durata annuale e si ampliano i requisiti informativi nei contratti di fornitura. Infine, le imprese distributrici saranno obbligate a informare gli utenti sullo stato di avanzamento delle richieste di connessione, anche in via digitale.
“Questo provvedimento – spiega il ministro Gilberto Pichetto – conferma la volontà del governo di porre il cittadino al centro delle scelte energetiche, come consumatore consapevole e insieme orientato alla condivisione di energia rinnovabile, interprete fondamentale della transizione”.
Cambio in 24 ore
Switch rapido: l'opzione di passaggio da un fornitore di energia elettrica all'altro in 24 ore è stata rimandata. Inizialmente prevista per il 1° gennaio 2026, la velocizzazione del cambio doveva adeguare l'Italia alle tempistiche degli altri Paesi europei, ma la modifica all'articolo 7 del decreto 210 parla ora di un più generico "entro il 2026".
Leggi la direttiva: https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/NIM/?uri=CELEX%3A32024L1711


