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Mercato elettrico - In Italia elettrificazione e rinnovabili troppo lente per gli obiettivi al 2030

where Milano (Milano) when Mar, 30/11/2021 who luca

Lo si legge nell’Electricity Market Report 2021 dell’Energy&Strategy Group - School of Management Politecnico di Milano

La diffusione delle energieelectricity.jpg rinnovabili, la riduzione del parco di generazione termoelettrica e l’elettrificazione dei consumi sono i tre fattori principali che hanno caratterizzato negli ultimi anni l’evoluzione del sistema elettrico in Italia, promuovendone la progressiva decarbonizzazione. Tuttavia, l’elettrificazione dei consumi (utilizzo del vettore elettrico invece di altri vettori energetici) e le installazioni di impianti a fonte rinnovabile crescono con tassi insufficienti per il raggiungimento degli obiettivi nazionali al 2030, benché gli scenari evolutivi e le politiche energetiche disegnino una prospettiva in ascesa, a partire dall’immatricolazione di 100.000 auto elettriche nei primi nove mesi del 2021, tanto da raddoppiare il parco circolante rispetto alla fine del 2020. A dirlo è l’Electricity Market Report dell’Energy&Strategy Group della School of Management del Politecnico di Milano, presentato la scorsa settimana a Milano.

Quanti impianti rinnovabili - La capacità installata di impianti a fonte rinnovabile in Italia supera oggi i 56 GW, grazie soprattutto al solare e all’eolico; quella termoelettrica, invece, si è gradualmente ridotta: circa 60 GW, rispetto ai 77 GW del 2012, per il 77% rappresentata da impianti alimentati a gas naturale e per il 17% da impianti a carbone, che dovranno essere dismessi nel corso dei prossimi 5 anni.
Il tasso di elettrificazione dei consumi si è invece mantenuto pressoché costante, a circa il 20% nell’ultimo decennio, anche se sono evidenti i cambiamenti nella copertura della domanda di energia elettrica, soprattutto osservando che l’incidenza degli impianti termoelettrici tradizionali si è ridotta dal 74% nel 2005 al 54% nel 2020, mentre le rinnovabili sono passate dal 14% al 38%.
Inoltre, nel 2021 si è assistito a una crescita pressoché continua del prezzo dell’energia (nei primi nove mesi, +64,6% su base annua rispetto al 2019 e + 121,3% rispetto al 2020) dovuta all’aumento del costo del gas, che deve far riflettere sulla forte dipendenza dalle fonti fossili del mix di generazione italiano.

La fiducia nelle policy - Le cifre insomma non sono esaltanti, tuttavia si respira un clima di fiducia. “Le consistenti azioni di policy emanate a livello comunitario tra la fine del 2020 e il 2021 per favorire una ripresa economica sostenibile (il «Green Deal», il «Next Generation EU», il «Fit for 55») hanno ridato slancio all’ottimismo degli operatori del settore sull’evoluzione del sistema elettrico italiano, ed energetico più in generale - commenta Simone Franzò, direttore dell’Osservatorio sull’Electricity Market dell’E&S Group. - Questo scenario promettente, grazie a obiettivi di decarbonizzazione sempre più ambiziosi e disponibilità finanziarie ingenti, si scontra però con dinamiche di mercato asfittiche, come l’andamento delle installazioni di impianti alimentati da fonti rinnovabili, e con elementi perturbativi che potrebbero rallentare il ritmo di evoluzione del sistema elettrico, come l’impennata dei prezzi dell’energia”.

I nodi da risolvere - Dalle evidenze contenute nel rapporto, suffragate come sempre da un fitto confronto con gli operatori del settore, emerge uno scenario complessivamente positivo grazie ai progressi sia di natura normativo-regolatoria che di mercato (ad esempio, le novità nell’apertura del Mercato dei Servizi di Dispacciamento e l’introduzione delle configurazioni di autoconsumo collettivo e di Energy Community), ma restano dei nodi da risolvere. “La nota positiva - conclude Franzò - è rappresentata dalla comunione di intenti tra i vari attori e stakeholder del mondo energy, per sperimentare nuove soluzioni in un settore che giocherà un ruolo da protagonista nella lotta ai cambiamenti climatici. È su questo spirito collaborativo e proattivo che si deve fare leva per organizzare un percorso in grado di coniugare obiettivi complessi e una roadmap credibile. Anche gli investimenti contenuti nel PNRR, per lo sviluppo del parco rinnovabile e di una rete di distribuzione resiliente, digitale e flessibile, remano nella stessa direzione”.

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